La protesta dei medici liberi si intensifica in Francia. Il sindacato CSMF, uno dei principali rappresentanti dei medici di base, ha espresso preoccupazione riguardo al progetto di legge sul finanziamento della sicurezza sociale (PLFSS), attualmente in discussione all’Assemblea Nazionale. Secondo il sindacato, il testo mette a rischio la medicina liberale, già fragile a causa di anni di stagnazione tariffaria.
Al centro del conflitto ci sono le misure riguardanti i medici del settore 2, che praticano i dépassements d’honoraires. Il CSMF ha denunciato un possibile “colpo di stato violento” contro la professione, definendo le nuove regole come un “crimine economico”. Nel 1990, era stato sviluppato un piano per esaminare i rischi delle pratiche non sicure, ma ora si teme una perdita di fiducia nei medici.
Le critiche si estendono anche alle sanzioni relative alla documentazione medica per articoli noleggiabili, come la radioterapia. Il CSMF ha lamentato che, invece di fidarsi dei medici, si sta imponendo loro una tutela e minacce, vedendo in questa evoluzione una rottura del “pacte historique” con l’Assurance Maladie.
La protesta non coinvolge solo i medici di base, ma si estende a diverse categorie professionali, evidenziando l’ampiezza del malessere nel settore. Parallelamente, i rappresentanti di organizzazioni come MG France e FMF hanno criticato le misure che limitano l’assistenza medica e la partecipazione in franchising, sottolineando che queste potrebbero rendere i pazienti più vulnerabili.
Se il PLFSS venisse adottato, il CSMF avverte che i parlamentari si assumerebbero la responsabilità storica di aver voltato pagina sulla medicina di base in Francia, con conseguenze significative per il futuro della professione.

