La misura che prevedeva la scadenza per la fine del 2025 è stata oggetto di un emendamento proposto dal Membro del Parlamento Laurent Waukier, del partito repubblicano Les Chefs des Putets, che potrebbe estenderne la validità fino al 2028. Questo emendamento è stato discusso all’interno dell’assemblea nazionale, in apertura di una settimana dedicata al progetto di legge finanziaria.
Waukier ha proposto di posticipare il pagamento dei contributi sociali e finanziari al 31 dicembre 2025, sottolineando l’importanza di misurare la soddisfazione salariale dei dipendenti e garantire la sicurezza nel settore della ristorazione. Ha affermato che questi aspetti non possono essere trascurati, contribuendo così al fascino del settore. La sua dichiarazione ha suscitato l’attenzione di Vincent Descœur, che ha espresso il suo sostegno per “la Francia che lavora”.
La maggioranza di La Gauche si è astenuta dal voto, con 142 voti favorevoli e 48 contrari. Il presidente Insoumis della Commission des Finances, Eric Coquerel, ha commentato che la misura potrebbe avere un “effetto deleterio sui salari”. Il ministro dell’Economia, Roland Lescure, ha espresso dissenso formale, pur sostenendo un’estensione più breve, fino al 2027.
La misura, secondo Lescure, ha due impatti: mantenere la pressione al ribasso sui salari e sistematizzare un certo grado di insoddisfazione. Ha avvertito che questo dibattito sarà uno dei temi da affrontare in vista delle elezioni presidenziali del 2027. Il voto attuale non rappresenta una definizione definitiva, ma è parte di un dibattito più ampio che si svolgerà nell’assemblea nazionale a metà mese.
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