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Cristina Prandi: è lei la prima rettrice di Torino!

Cristina Prandi rettrice unito

L’Università di Torino ha ufficialmente una rettrice per la prima volta nella sua storia di 621 anni. Cristina Prandi ha assunto la carica durante una cerimonia solenne tenutasi mercoledì 1 ottobre presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale. La giornata ha anche segnato la presentazione della sua nuova squadra di governo per il mandato 2025-2031.

Un Mandato Storico: Cristina Prandi alla Guida di UniTo

Cristina Prandi ha espresso la sua profonda emozione e il senso di responsabilità nell’assumere questo ruolo. Ha ringraziato i suoi predecessori per l’opportunità di acquisire esperienza nella gestione di un ateneo. La sua nomina rappresenta un momento cruciale per l’università e simboleggia un passo avanti verso la **parità di genere** nell’istruzione superiore. Prandi ha sottolineato l’importanza di riconoscere e valorizzare il contributo di tutte le donne che hanno spianato la strada a questo storico evento.



La rettrice ha evidenziato come questo traguardo debba fungere da punto di partenza per ulteriori progressi. Ha citato dati allarmanti sul divario di genere in Italia, come il basso tasso di occupazione femminile e l’alto numero di donne costrette a lasciare il lavoro dopo la maternità. Il suo mandato si concentrerà sulla trasformazione di questo successo in un vero motore di cambiamento, implementando politiche strutturali e scelte concrete per tutti i membri della comunità accademica, con un occhio particolare alla **questione femminile**.

Sfide e Visione per il Futuro dell’Ateneo

Prandi ha riconosciuto le sfide del presente, caratterizzato da rapidi cambiamenti e incertezze che influenzano sia le esperienze individuali che le dinamiche collettive. Ha sottolineato l’importanza di rafforzare la vocazione pubblica dell’università come luogo di incontro, dialogo, ricerca e costruzione del sapere. Ha invocato la necessità del contributo di tutte le sensibilità e discipline per affrontare le sfide future, puntando sul **dialogo** e sulla **collaborazione**.

Per realizzare questa visione, Prandi ha proposto una governance basata sul dialogo, sulla collegialità e sulla condivisione delle responsabilità. Ha sottolineato la necessità di strumenti che sostengano la partecipazione nei processi decisionali, dall’elaborazione del bilancio alla revisione delle modalità di assegnazione delle risorse. Un uso strategico della tecnologia sarà fondamentale per raccogliere, integrare e rendere accessibili i dati strategici, garantendo **trasparenza** e partecipazione sostanziale.

Missioni Prioritarie: Didattica, Ricerca e Responsabilità Sociale

La rettrice ha delineato le missioni prioritarie del suo mandato. Per quanto riguarda la didattica, ha sottolineato la necessità di un’offerta formativa capace di dialogare con le trasformazioni demografiche, sociali e tecnologiche, ponendo al centro le persone e la relazione. Sarà cruciale innovare i modelli didattici, sostenere la formazione permanente e l’interdisciplinarietà, prestando attenzione all’inclusione e alla qualità dell’insegnamento. L’obiettivo è sostenere una didattica che sviluppi conoscenze e competenze, supporti chi è in difficoltà e valorizzi i talenti.

Riguardo alla ricerca, Prandi ha ribadito il suo ruolo di pilastro fondante dell’azione universitaria. In un contesto di risorse limitate, la sfida è garantire la libertà e l’autonomia della ricerca, rafforzando al contempo una visione che promuova lo sviluppo di ecosistemi della conoscenza e dia a UniTo un ruolo strategico nello sviluppo economico, sociale e culturale del territorio. Prandi ha sottolineato che libertà scientifica e responsabilità pubblica devono coesistere e rafforzarsi reciprocamente. Per garantire la **libertà di ricerca**, è essenziale preservarne l’ “inattualità” e distribuire le risorse in modo più equilibrato tra tutte le aree scientifiche.

Per quanto concerne la valorizzazione delle conoscenze, Prandi ha evidenziato la responsabilità dell’università nei confronti dei contesti in cui è radicata. UniTo è parte viva dei processi di innovazione sociale ed economica e delle trasformazioni urbane in diverse aree della regione. Ha citato l’importanza dell’asse che attraversa Torino, dalla Città della Salute alla Manifattura Tabacchi, come esempio di “via dell’acqua e della scienza” da custodire e rilanciare. Prandi ha proposto la creazione di un tavolo “Area metropolitana universitaria” per coordinare e co-progettare con gli attori del territorio, promuovendo un reale diritto allo studio.

Infine, ha ribadito l’importanza dell’internazionalizzazione come vocazione strutturale di UniTo, non solo in termini di mobilità, ma anche di apertura culturale e scientifica, partecipazione a reti europee e globali, attrazione di talenti e partenariati stabili con istituzioni di tutto il mondo. Ha espresso preoccupazione per i conflitti in corso nel mondo, in particolare a Gaza, e ha sottolineato la necessità di trasformare le parole di solidarietà in azioni concrete, come borse di studio e progetti di ricerca condivisa.

“Oggi più che mai abbiamo bisogno di un’università pubblica, libera, inclusiva, autorevole.”

  • Borse di studio per studenti palestinesi
  • Progetti di ricerca sulla ricostruzione culturale
  • Reti universitarie per la difesa dei diritti fondamentali

Ha concluso sottolineando l’importanza di un’università pubblica, libera, inclusiva e autorevole, capace di affrontare la complessità, costruire giustizia e cambiare il mondo con consapevolezza e responsabilità.

Cristina Prandi si è insediata prima rettrice della storia dell’Università di Torino


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