TORINO – A seguito dell’intercettazione da parte delle forze israeliane della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa internazionale volta a forzare il blocco marittimo di Gaza, il gruppo “Torino per Gaza” ha annunciato nuove mobilitazioni. Queste azioni si svolgono, secondo il gruppo, dopo “due anni di genocidio del popolo palestinese”.
L’insieme di associazioni, collettivi studenteschi e sindacati di base torinesi si prepara dunque ad un’escalation di proteste, combinando blocchi della produzione, manifestazioni e azioni di sensibilizzazione politica.
Il Calendario delle Mobilitazioni a Torino
Il programma di iniziative, reso noto nelle ultime ore, prevede diverse azioni concentrate tra il 2 e il 4 ottobre.
Giovedì 2 ottobre: la giornata inizierà alle ore 11 con un’azione di blocco presso Palazzo Nuovo, con modalità di spostamento sia a piedi che in bicicletta. Successivamente, alle ore 18, è previsto un corteo con partenza da Piazza Castello, nei pressi della Prefettura.
Venerdì 3 ottobre: in concomitanza con lo sciopero generale indetto dal sindacato SI Cobas e supportato anche dalla CGIL, le proteste inizieranno alle 7 del mattino di fronte al sito Amazon di Brandizzo. Alle 9 si terrà un presidio al Parco Artiglieri da Montagna, seguito alle 13 da un concentramento in Piazza Palazzo di Città, punto di ritrovo per cortei e ulteriori azioni di blocco. Un secondo corteo è programmato per le 18, sempre con partenza da Piazza Castello.
Sabato 4 ottobre: una manifestazione nazionale si terrà a Roma. Sono stati organizzati autobus in partenza da Torino da diverse organizzazioni, tra cui CUB, Cobas, Intifada Studentesca, Gabrio e Manituana.
Dettagli sullo Sciopero Generale del 3 Ottobre
Lo sciopero generale del 3 ottobre, promosso dal Sindacato Intercategoriale Cobas, ha tra i suoi obiettivi principali la “liberazione della Palestina, significativi aumenti salariali e la lotta contro il genocidio, le guerre, l’economia bellica e il riarmo”. La mobilitazione interessa tutti i settori lavorativi, sia pubblici che privati, estendendosi anche ai turni notturni con inizio tra il 2 e il 3 ottobre.
Per quanto concerne i servizi pubblici essenziali, la normativa vigente impone al datore di lavoro di garantire la presenza del personale indispensabile: “In mancanza di specifiche indicazioni aziendali – si legge in una nota – il lavoratore ha la facoltà di aderire allo sciopero”.
I riferimenti normativi completi e la documentazione ufficiale sono consultabili sul sito web della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
L’Appello alla Mobilitazione di “Torino per Gaza”
“È tempo di dare seguito alle promesse fatte”:
questo l’appello lanciato da “Torino per Gaza”, in riferimento alle proteste del 22 settembre. L’obiettivo dichiarato è intensificare le azioni di blocco stradale, della logistica e dei siti produttivi, in segno di opposizione alla politica israeliana e alla “complicità dei governi occidentali”.
La mobilitazione si estende quindi da Torino a Roma, con l’intento di dare voce a chi richiede “la fine dell’occupazione, giustizia e libertà per il popolo palestinese”, come affermano gli organizzatori.
- Obiettivo Principale: Bloccare l’economia che supporta il “genocidio”.
- Portata: Mobilitazione su scala nazionale.
- Richiesta: Interruzione del sostegno al regime israeliano.
Israele ha bloccato la Sumud Flotilla, Torino per Gaza annuncia il blocco totale
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