Torino – Lunedì 27 ottobre, una giornata di tensione si è verificata davanti al liceo Einstein, situato in via Pacini 28. Gli eventi sono iniziati nelle prime ore del mattino a seguito di un volantinaggio organizzato da Gioventù Nazionale D’Annunzio, movimento giovanile vicino a Fratelli d’Italia, che ha provocato scontri tra i militanti e gli studenti dell’istituto.
Secondo le ricostruzioni, gli attivisti stavano distribuendo materiale con lo slogan “Contro la cultura maranza” quando la situazione è degenerata rapidamente. Si sono verificati momenti di forte tensione e la Polizia è intervenuta per separare i gruppi. Un ragazzo dell’Einstein è stato fermato e portato in Questura.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, circa cinquanta studenti del liceo si sono radunati davanti alla Prefettura di Torino per un presidio di protesta. Erano presenti anche rappresentanti di USB, Potere al Popolo, Mamme per la Resistenza e altre realtà dell’area sociale e movimentista.
In piazza Castello sono risuonati slogan come “Siamo tutti antifascisti” e “Chi tocca uno tocca tutti”. Intorno alle 16, il corteo si è diretto verso Palazzo Civico, percorrendo corso Giulio Cesare.
Durante il presidio, gli studenti hanno espresso rabbia e solidarietà nei confronti del compagno fermato, esponendo bandiere del sindacato USB e della Palestina. Una studentessa ha dichiarato al megafono: “Abbiamo contestato dei neofascisti che stavano distruggendo volantini che nessuno voleva all’interno della nostra scuola. Queste persone erano scortate da due camionette con i poliziotti già pronti a manganellarci”.
Un altro ragazzo ha aggiunto: “Il governo oggi ha preso una posizione ben precisa. Come era già successo al Primo Liceo Artistico, ha scelto di difendere chi porta volantini neofascisti e non gli studenti”.
Il corteo ha poi proseguito fino a corso Renato Martorelli, dove si trova la sede di Fratelli d’Italia e del Fuan. La zona, presidiata da agenti antisommossa e due camionette della Polizia, è stata teatro di nuovi momenti di tensione, con lanci di uova e fumogeni da parte dei manifestanti. Le forze dell’ordine hanno mantenuto un cordone di sicurezza per evitare contatti diretti.
Dopo gli scontri, all’interno del liceo Einstein sono state convocate assemblee straordinarie per discutere quanto accaduto. Gli studenti hanno indetto uno sciopero ad oltranza, non autorizzato, per chiedere maggiore tutela e libertà di espressione.
Il dirigente scolastico, professor Chiauzza, ha diffuso una nota sui social in cui condanna “ogni forma di violenza perpetrata nelle vicinanze della sede di via Bologna”. Durante la manifestazione, il preside è stato contestato da alcuni partecipanti.
L’episodio si inserisce in un clima di crescente tensione negli istituti superiori torinesi, dove nelle ultime settimane si sono registrati diversi casi di scontri verbali e fisici tra gruppi studenteschi e movimenti politici giovanili.
Gli studenti hanno ribadito: “Vogliamo scuole libere da presenze neofasciste e spazi dove poter discutere senza la paura delle cariche”.
Le forze dell’ordine restano in allerta, mentre il dibattito politico e sociale su quanto accaduto davanti al liceo Einstein promette di rimanere acceso anche nei prossimi giorni.
studenti in piazza contro la Polizia dopo il fermo di un compagno
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