Pietrasanta, borgo toscano sulla Via Francigena, accoglie ogni anno centinaia di pellegrini. Un pasticcere locale, Silvano Dazzi, ha creato un alimento speciale per loro: il “Pane del Pellegrino”, un’energetica e leggera prelibatezza ispirata ad antiche ricette.
La Rinascita di un Antico Cammino
La Via Francigena, un tempo via di commercio e pellegrinaggio, è oggi riscoperta come percorso di benessere e scoperta. Il tratto che attraversa la Versilia toscana, in particolare, vede un crescente afflusso di viandanti desiderosi di esplorare e rigenerarsi. Pietrasanta, con i suoi laboratori d’arte e la sua storia legata alla scultura, offre un punto di sosta ideale.
In questo contesto, il pasticcere Silvano Dazzi ha osservato le esigenze dei pellegrini, creando un prodotto che unisse tradizione locale e necessità energetiche. Ha così sviluppato il “Pane del Pellegrino”.
Il “Pane del Pellegrino”: Un’Esplosione di Sapore e Tradizione
Silvano Dazzi, abile pasticcere di Pietrasanta, si è ispirato a ricette storiche, come il buccellato lucchese e il kranz austriaco, per creare il suo pane. La sua idea era di offrire un alimento leggero e nutriente, facile da trasportare e consumare durante il cammino.
“In realtà non si inventa niente, la storia ci consegna il suo sapere.”
Dazzi utilizza solo ingredienti locali e artigianali: miele, mandorle tostate, albicocche, prugne, uvetta, semi di anice e zucchero grezzo. L’impasto è realizzato con farine di grani antichi macinate a pietra, uova da galline allevate a terra, e burro reggiano. Questo fa del pane del pellegrino un prodotto unico nel suo genere.
- Miele artigianale
- Mandorle tostate
- Farine di grani antichi
Un Artigiano Connesso alla Natura
Dazzi, oltre ad essere un pasticcere, è anche un uomo legato al mare e alla natura. La sua esperienza come timoniere e surfista gli ha insegnato a rispettare i ritmi della natura e a trarne ispirazione. La sua filosofia è che siamo “il prodotto di ciò che respiriamo e mangiamo,” e che quindi è fondamentale preservare le tradizioni locali e la qualità degli ingredienti.
Nonostante la sua esperienza, Dazzi ammette di affidarsi spesso all’intuito e all’osservazione del cielo per capire i tempi di lievitazione e cottura. Il “Pane del Pellegrino” diventa così un simbolo di creatività e libertà, unendo antichi saperi e innovazione.

