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Rassemblement anti-Russia, Mosca rassicura su centrale

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L’Europa affronta nuove sfide a causa della guerra in Ucraina e delle crescenti tensioni con la Russia. Leader europei si sono riuniti a Copenaghen per discutere di competitività e sicurezza. Al centro del dibattito, il rafforzamento della difesa aerea e la protezione delle infrastrutture critiche.

Allarme droni e risposta europea

La recente attività di droni non identificati nei cieli danesi ha acuito ulteriormente le preoccupazioni. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso la gravità del momento, sottolineando come la Russia stia cercando di “testare” l’Europa e seminare divisione. Emmanuel Macron ha offerto il sostegno della Francia alla Danimarca per garantire la sicurezza aerea.

In risposta a queste minacce, i 27 Stati membri dell’UE stanno valutando diverse misure. Tra queste, figurano il potenziamento del fianco orientale, il rafforzamento della difesa cibernetica e l’installazione di “muri anti-droni”. La Commissione Europea ha proposto lo stanziamento di 150 milioni di euro, di cui 100 milioni destinati alla difesa aerea. I ministri europei competenti si incontreranno a breve per discutere ulteriormente le proposte.



Queste tematiche saranno oggetto di discussione anche nel corso del vertice informale dei leader UE, previsto a breve. L’obiettivo è definire una strategia comune per affrontare le sfide poste dalla Russia e garantire la sicurezza dei cittadini europei.

La situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia

Permane alta la preoccupazione per la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe. In seguito alle accuse di Volodymyr Zelensky, l’AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) ha ribadito che la centrale è sotto il controllo russo, ma che le sue condizioni operative destano preoccupazione. Fonti dell’AIEA segnalano inoltre difficoltà nelle comunicazioni e problemi di approvvigionamento.

“La situazione alla centrale rimane estremamente fragile e soggetta a repentini cambiamenti”

Zelensky ha descritto la situazione della centrale come una “guerra lenta” che potrebbe avere conseguenze disastrose. La centrale è stata temporaneamente disconnessa dalla rete elettrica ucraina e dipende da generatori diesel di emergenza per il raffreddamento del combustibile nucleare.

L’AIEA continua a monitorare la situazione e a chiedere l’accesso completo e senza restrizioni alla centrale per valutare i danni e garantire la sicurezza dell’impianto. Le preoccupazioni principali riguardano la potenziale perdita di alimentazione esterna, che potrebbe portare a un incidente nucleare.

Operazioni militari e controllo territoriale

Secondo le stime, le forze russe hanno guadagnato circa 447 km² di territorio in Ucraina nel mese di settembre. Nonostante ciò, le forze ucraine continuano a opporre una forte resistenza. La Russia controlla attualmente circa il 19% del territorio ucraino, compresa la Crimea e parte del Donbass, occupati prima dell’invasione del febbraio 2022.

  • Le zone di combattimento più intense si concentrano nell’est e nel sud del paese.
  • L’Ucraina continua a chiedere aiuti militari ai suoi alleati occidentali.
  • La situazione umanitaria nelle zone occupate rimane critica.

Un petroliera russa, sospettata di eludere le sanzioni, è stata intercettata al largo di Saint-Nazaire. La nave, battente bandiera del Benin, era presumibilmente utilizzata per trasportare petrolio russo aggirando le restrizioni imposte dall’UE. Le autorità francesi hanno condotto un’ispezione a bordo e stanno valutando le misure da intraprendere. L’operazione ha visto l’intervento di squadre specializzate.

The Rassemble Faceàlamenace Russe, Moscourassure sur la Centranucleaire


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