Dario Argento, maestro indiscusso del cinema horror italiano e creatore del genere “giallo”, compie 85 anni. Per celebrare questo importante traguardo, il Filmpodium di Zurigo gli dedica una retrospettiva completa, arricchita dalla presenza del regista stesso. L’omaggio ripercorre la sua carriera, dai primi successi ai lavori più recenti.
L’Influenza Rivoluzionaria di Argento
I film di Dario Argento sono caratterizzati da una forte componente visiva, dove la violenza non è solo un mezzo, ma un vero e proprio elemento estetico. Le sue opere esplorano le paure più recondite dell’animo umano, traducendole in immagini **indimenticabili** e spesso disturbanti. La critica ha spesso paragonato i suoi film a una “Ferrari” del genere horror, definendoli pericolosi, eleganti e inconfondibilmente riconoscibili.
Il Filmpodium di Zurigo ha inaugurato la retrospettiva con “Profondo Rosso” (1975), alla presenza del regista. Questo film, come “Blow Up” di Antonioni, vede il protagonista coinvolto in un omicidio, costretto a ricordare dettagli cruciali. Una scena in particolare, quella del riflesso dell’assassino nello specchio, rimane **iconica**.
Il “Giallo”: Un Genere Inconfondibile
Argento è considerato l’ultimo grande rappresentante della **vecchia scuola** del cinema “giallo”, un genere che prende il nome dai romanzi economici pubblicati tra le due guerre. Questo filone cinematografico, erede dei romanzi polizieschi di Edgar Wallace, ha influenzato anche i film slasher americani, come quelli di John Carpenter.
I tratti distintivi del “giallo” includono:
- Uomini misteriosi in impermeabili neri
- Giovani donne perseguitate
- L’uso frequente di armi da taglio
Anche se spesso la vittima è una donna, a volte è proprio lei a sconfiggere il **mostro**.
“Phenomena” e il Contesto Svizzero
Argento ha girato “Phenomena” (1985) in Svizzera, con Jennifer Connelly protagonista, per creare un contrasto tra la violenza del film e la bellezza del paesaggio. Il Museo Rietberg è stato utilizzato come location per il collegio. Argento conosceva Zurigo fin dall’infanzia e aveva sempre desiderato girarvi un film. La produzione fu caratterizzata da alcuni imprevisti legati allo scimpanzé Tanga.
Suspiria e le Tre Madri
“Suspiria” (1977) è forse l’opera più **celebre** di Argento, un vero e proprio incubo visivo. Nel 2018, Luca Guadagnino ne ha realizzato un remake. L’originale, ispirato alla “Biancaneve e i sette nani” della Disney, è un’esplosione di colori e violenza.
Nel film, le Tre Madri, figure derivate dagli scritti di Thomas de Quincey, rappresentano il male assoluto. Queste streghe, che mirano a dominare il mondo, risiedono a New York, Roma e Friburgo. Il film crea un’esperienza **immersiva** per lo spettatore, grazie anche alle musiche dei Goblin.
Nonostante alcuni lavori meno riusciti, come “Dracula 3D”, l’influenza di Dario Argento sul cinema horror rimane **innegabile**. La retrospettiva di Zurigo offre un’occasione unica per riscoprire il suo genio visionario.
Dario Argento: Horror di tutti i colori. Fino al 15 novembre si terrà una mostra retrospettiva al Filmpodium di Zurigo. L’8 ottobre si terrà una conferenza cinematografica di Johannes Binotto.

