Il 4 dicembre 2024, per la prima volta in oltre sessant’anni, i legislatori francesi hanno destituito il governo del primo ministro Michel Barnier dopo soli tre mesi di mandato, attraverso un voto di sfiducia all’Assemblea Nazionale. La portavoce del governo, Maud Bréjon, ha fornito aggiornamenti sulle misure che saranno discusse in Parlamento nelle prossime settimane.
Durante un incontro, Bréjon ha confermato che il primo ministro Sébastien Lecornu ha preso tre impegni, tra cui quello di non ricorrere all’articolo 49.3 della Costituzione. Ha inoltre affrontato le preoccupazioni relative alla ristrutturazione fiscale e alle riforme.
In merito alle spese sanitarie, Bréjon ha specificato che il costo per i medicinali passerà da 1 a 2 euro, mentre per le consultazioni mediche da 2 a 4 euro. Ha approvato la repressione degli istituti scolastici e si è mostrata favorevole alla proposta di Yael Braun-Pivet riguardante la tassazione del super patrimonio, affermando che ci si impegna a proseguire il piano in corso.
Infine, Bréjon ha assicurato che il bilancio sarà votato tenendo conto dei risultati del voto in Parlamento e della sicurezza del primo ministro e dei ministri. Ha raccomandato che il deficit dovrà essere del 4,7% del PIL nel 2026, mantenendo al contempo la crescita.

