La lista Stati Uniti d’Europa annovera i seguenti partiti: Italia Viva, Più Europa, Partito Socialista Italiano, i Radicali Italiani, i Libdem Europei e L’Italia c’è. Nata primariamente con lo scopo di superare la soglia di sbarramento, a detta dei suoi principali esponenti, tra cui Emma Bonino e Matteo Renzi, come si può facilmente verificare su internet, ha però anche lo scopo di fornire una valida alternativa europeista, federalista e riformista, sia contro le destre sovraniste e nazionaliste, sia contro chi sostiene che si possa ottenere un accordo con la Russia, cosa che andrebbe contro lo status quo unipolare occidentale e il principio di illiceità delle guerre di conquista.
Le prossime elezioni europee sono quindi decisive per il futuro dell’Unione Europea e da esse verrà stabilito se si riuscirà a riformarla in senso federale, o se l’Unione Europea regredirà a poco più di una zona di libero scambio, come vorrebbero i sovranisti (nella fattispecie, tra i partiti italiani, la Lega e in minor misura anche Fratelli d’Italia).
La lista prevede Emma Bonino capolista nel Nord-Ovest e seconda nel Centro. Matteo Renzi è presente in ultima posizione in quattro circoscrizioni, escluso il Nord-Est. Rita Bernardini è capolista nella circoscrizione insulare.
Nella lista Manca il partito di Carlo Calenda, Azione –Siamo europei, sebbene poi si ritroverebbe nello stesso raggruppamento parlamentare europeo: Renew Europe. Invece di unire i partiti sulla base di un programma comune europeista e riformatore, prevale il protagonismo di chi vuole necessariamente stare a capo di un partito.
Eppure il progamma della lista “Stati Uniti d’Europa” è altamente condivisibile. Nel primo capitolo è scritto: « La nostra Unione europea, frutto di scelte coraggiose in un continente distrutto dalle guerre e diviso dalle ideologie, sta affrontando oggi la fase più critica dal secondo dopoguerra. Oggi l’Europa è a un bivio: o assume un ruolo centrale nel mondo o è destinata a rimanere marginale».
Il documento prosegue affermando che è giunto il momento di rivedere i Trattati istitutivi e di avanzare verso la costituzione degli Stati Uniti d’Europa, con un governo responsabile di fronte al Parlamento europeo, una politica comune in materia di politica estera, difesa, fisco e immigrazione, e l’abolizione del voto all’unanimità, che è ormai diventato un ostacolo al processo di unificazione politica degli stati membri della UE. L’obiettivo è la creazione della Federazione Europea, o Stati Uniti d’Europa.
Il programma completo è disponibile qui .
In queste elezioni il sistema elettorale è proporzionale, sia pure con una soglia di sbarramento al 4% che di recente la Corte di Cassazione ha ritenuto legittima. Quindi non si dovrebbe puntare tutto sul “meno peggio”, ma conferire a noi stessi la possibilità di un voto maggiormente rappresentativo dei nostri valori. Per chi vuole meno integrazione europea, ci sono il M5S e la Lega. Per chi ne vuole di più ci sono i partiti di centro, PD incluso. Per chi ne vuole molto di più, c’è la lista Stati Uniti d’Europa.
Peraltro, per noi sardi rimane aperta la questione della scarsa o addiritura inesistente rappresentanza che la Sardegna riesce a ottenere nel Parlamento Europeo, a causa del fatto che l’Italia è suddivisa in solo 5 circoscrizioni elettorali per le elezioni europee, ma siccome la Sicilia, che insieme con la Sardegna, forma la circorscrizione insulare, ha 6 milioni di abitanti, contro 1.600.000 sardi, ne deriva quasi sempre che i rappresentanti della circoscrizione non sia sardi, ma alla meglio siano siciliani, altrimenti si tratta di personaggi calati dall’alto per decisione dei partiti. Intanto, la ben più piccola Malta, che è uno stato insulare molto più piccolo della Sardegna, per il mero fatto di essere uno stato, ha 4 parlamentari europei garantiti.
Uno di tali personaggi è per l’appunto Rita Bernardini, che pur essendo romana, è stata canditata per la circoscrizione insulare.
L’attività politica della Bernardini, che durante la campagna elettorale, è da ben 26 giorni in sciopero della fame, contro il sovraffollamento nelle carceri, è soprattuto rivolta al miglioramento della condizione dei carcerati e alla prevenzione del loro suicidio e anche all’amnistia per chi ha commesso reati minori, quale mezzo più economico per risolvere appunto il problema del sovraffolamento. Rita Bernardini è presidente dell’associazione “Nessuno tocchi Caino“, contro la pena di morte.
In questa intervista io e Rita Bernardini discutiamo su alcuni aspetti della politica europea che la Lista Stati Uniti d’Europa intende risolvere.
I candidati di questa lista per la Circoscrizione Insulare sono:
Rita Bernardini
Francesco Concetto Calanna
Fabrizio Micari
Valentina Falletta
Pietrina Putzolu
Luca Ballatore
Carola Politi
Matteo Renzi
Rammentiamo che occorre votare almeno una persona di sesso diverso, quindi se si votano due donne, occorre votare anche un uomo (o viceversa), altrimenti la seconda e la terza preferenza saranno eliminate.