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Gramellini al Salone del Libro

Protagonista di una conferenza a Torino, Massimo Gramellini parla del nuovo finale del suo romanzo autobiografico.

Nella tarda mattinata del 22 maggio, penultima data del Salone del Libro di Torino, il celebre giornalista Massimo Gramellini è stato partecipe di una delle conferenze tenutesi durante l’evento. Oggetto principale del discorso era il suo romanzo autobiografico “Fai bei sogni”.

A dieci anni dall’uscita, il testo di Gramellini ha ricevuto un nuovo finale. Ora che l’autore è ulteriormente maturato, può raccontare più concretamente le conseguenze della propria infanzia traumatica.

L’opera non è altro che un resoconto delle emozioni più intime provate dall’oggi editorialista durante la sua crescita. Dal dramma del suicidio della madre alla complessità dei rapporti con suo padre e con le donne, così Massimo Gramellini ha deciso di mettersi realmente a nudo, ancora più vulnerabile in tutta la sua mai mascherata umanità.

Proprio di umanità e di vulnerabilità si parla nel corso della conferenza. Vediamo infatti un Gramellini sull’orlo della commozione mentre ricorda con nostalgia dei suoi primi incontri con i lettori, toccati a loro volta dalla sua storia.

I lettori stessi però sono qualcuno con cui il giornalista sostiene di aver appreso il valore dell’ironia caratterizzante la sua scrittura. Memore delle storie a cui ha assistito ai tempi in cui curava la posta del cuore e della sua esperienza come inviato di guerra a Sarajevo, Gramellini non ha potuto che farsi scudo dell’ironia per sopportare il dolore.

Ormai divenuto padre, l’ospite della conferenza sente il bisogno di tirare le somme della sua stessa esistenza. Completando quel romanzo che ancora oggi incarna la fragilità fanciullesca ancora dentro di lui si è finalmente potuto dire davvero in pace con il suo passato, con il suo essere orfano. Così Massimo Gramellini torna prima uomo e poi ragazzo. Non più soltanto ingranaggio della macchina editoriale, ma semplicemente una persona.

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2022-06-02

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