Vincenzo Maras, 81 anni, si iscriverà a settembre al Cpia 1 Karalis di Assemini, in Sardegna, una scuola pubblica per l’educazione degli adulti, per frequentare i due anni di liceo. L’anno scorso aveva conseguito la maturità classica nello stesso istituto.
Maras ha spiegato che la scuola è per lui un “**unu giru francu**”, un’espressione che risale a quando, settant’anni fa, giocava nel mercato vecchio di Cagliari. In quell’occasione, dopo aver perso tutto, gli fu data la possibilità di continuare a giocare, una sorta di recupero inatteso. Allo stesso modo, ha affermato che la scuola a questa età rappresenta un’opportunità inattesa per imparare, fare esercizio e divertirsi con compagni e insegnanti.
Nato alla fine della seconda guerra mondiale, Maras è cresciuto in tempi in cui le famiglie non potevano permettersi di mandare i figli a studiare. Dopo le elementari, ha lavorato nei campi. Nonostante ciò, non ha mai abbandonato il suo sogno di studiare e l’anno scorso ha sostenuto gli esami, festeggiato dai nipoti Lucia e Vincenzo Junior.
“Nostro nonno era sempre molto curioso ed era normale per noi vederlo coltivare tante passioni e studiare da solo”, hanno raccontato i nipoti, aggiungendo che non ha esitato a tornare a scuola per imparare e confrontarsi con gli altri sotto la guida di un insegnante. “Non per il pezzo di carta, ma perché gli piace imparare e condividere ciò che sa”.
I nipoti ricordano che il nonno raccontava loro storie della mitologia greca e della storia della Sardegna, e che cercava di insegnare loro a suonare la chitarra. Lo descrivono come una persona **speciale** sempre presente per loro, portandoli al mare d’estate, in piscina o al corso di inglese d’inverno, e accompagnandoli a scuola se erano in ritardo.

