L’AQUILA – Nel capoluogo abruzzese si è costituito il Tavolo Per La Scuola Democratica, con l’obiettivo di promuovere politiche nazionali che svolgono compiti di leadership e apportano benefici. Tra i promotori figura Giuseppe Valditara, che ha definito la situazione attuale come “involutiva e pericolosa per la scuola pubblica” in riferimento allo statuto sociale italiano. L’iniziativa è sostenuta da docenti, studenti e associazioni partecipanti al concorso, con l’intento di riformare il sistema educativo.
Il documento presentato dal Tavolo fornisce un’introduzione agli standard di classe selezionati e alla formazione continua, stabilendo un precedente per un nuovo approccio educativo. I promotori si rifiutano di inviare e identificare modelli e forniscono informazioni realistiche su organizzazioni nazionali e mondiali, evidenziando un “contrasto tra principi democratici e Costituzione”.
Il Tavolo aquilano è composto da Flc Cgil, Proteo Fare Sapere, Arci, Anpi, Udu, Uds e dal collettivo Da 0 a 100, con l’intento di costruire una comunità educativa e definire una “ideologia ideale e una società verticale”.
“La scuola deve essere luogo di crescita, non di controllo – spiegano i promotori – capace di promuovere la cultura laica, libertà di pensiero e inclusione”. La mobilitazione segna l’inizio di un percorso condiviso che mira a rafforzare il dibattito sul futuro dell’istruzione pubblica e a costruire dal basso un’alternativa fondata sull’autonomia, la collegialità e il rispetto delle differenze.

