Si è trattato del quarto appuntamento della stagione Lirica del 2025, con la Gioconda che è ritornata a Cagliari, dopo 69 anni. Per quanto riguarda l’edizione presentata, si tratta di un coinvolgente allestimento originale dell’Arena di Verona ed è curata, per regia, scene e costumi, da Filippo Tonon al suo debutto a Cagliari che sceglie di ambientare l’opera all’epoca della sua composizione (1876), in un’affascinante Venezia tetra e decadente. I costumi sono firmati anche da Carla Galleri, le luci sono di Fiammetta Baldiserri, mentre la coreografia è di Valerio Longo, realizzata dalle danzatrici del Balletto di Roma. La direzione musicale è affidata a Fabio Mastrangelo, fresco di debutto in città, alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico, unanimemente riconosciuto come il direttore d’orchestra italiano più famoso nella Russia di oggi: vive da 21 anni a San Pietroburgo ed è Direttore artistico dello storico teatro pietroburghese “Music Hall”. Il maestro del coro è invece Giovanni Andreoli.
I due cast d’interpreti che si alternano nelle otto recite, sono composti da: Veronica Dzhioeva (7-9-12-14-16)/Marta Mari (8-11-13-14-15) (La Gioconda); Silvia Beltrami (7-9-12-14-16)/Anastasia Boldyreva (8-11-13-14-15) (Laura Adorno); Abramo Rosalen (7-9-12-14-16)/Volodymyr Morozov (8-11-13-14-15) (Alvise Badoèro); Agostina Smimmero (7-9-12-14-16)/Benedetta Marchesi (8-11-13-14-15) (La Cieca); Marco Berti (7-9-12-14-16)/Antonello Palombi (8-11-13-14-15) (Enzo Grimaldo); Alberto Gazale (7-9-12-14-16)/Marco Carìa (8-11-13-14-15) (Barnaba); Angelo Nardinocchi (Zuàne/Un barnabotto); Francesco Musinu (Un cantore/Un pilota); Fabio Serani (Isèpo/Voce distante).
La Gioconda, grand-opéra “padano” per eccellenza, rappresentato per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano l’8 aprile 1876 e rivisto nel 1879-1880 (questa quinta e definitiva versione è quella che normalmente si ascolta oggi), capolavoro del suo autore Amilcare Ponchielli. Basandosi sul libretto di Tobia Gorrio (ovvero lo scapigliato Arrigo Boito), questo straordinario feuilleton di amori, gelosie, veleni, tradimenti e pugnali, con il sacrificio finale della protagonista, ambientato nella dogale Venezia del Seicento, almeno da didascalia di apertura, vive nel rincorrersi di una sorgiva inventiva melodica cha ha pochi paragoni nell’epoca coeva, costruita su di una sapientissima orchestrazione. E se la “Danza delle ore” è pezzo talmente celebre, dal Mediterraneo al Brennero, non v’è pagina di quest’opera che non grondi travolgente emozione e passione. L’opera, della durata complessiva di 3 ore e 20 minuti circa compresi due intervalli, viene rappresentata ovviamente in lingua italiana e il pubblico, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, ha anche l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.
La Gioconda verrà replicata: sabato 8 febbraio alle 19 (turno G); domenica 9 febbraio alle 17 (turno D); mercoledì 12 febbraio alle 20.30 (turno B); giovedì 13 febbraio alle 19 (turno F); venerdì 14 febbraio alle 20.30 (turno C); sabato 15 febbraio alle 17 (turno I); domenica 16 febbraio alle 17 (turno E). Son previste anche le due recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa, saranno: martedì 11 e venerdì 14 febbraio sempre alle 11. Nel ruolo di narratore l’attore cagliaritano Simeone Latini. . Anche in occasione di questo spettacolo, sono a disposizione biglietti, al prezzo promozionale di € 5, per tutte le scuole della Sardegna, compresi i conservatori e le università. La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e, nei giorni di spettacolo, anche da due ore prima dell’inizio. È chiusa, invece, i giorni festivi e i lunedì successivi alle domeniche di spettacolo. Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 – 0704082249, [email protected], www.teatroliricodicagliari.it




