La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato sabato che Bruxelles è pronta a utilizzare tutti i mezzi necessari per contrastare le restrizioni all’esportazione di terre rare imposte dal governo cinese. L’intervento è avvenuto durante una conferenza a Berlino, dove von der Leyen ha avvertito che le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti stanno colpendo duramente l’industria dell’Unione Europea.
“La Cina ha notevolmente rafforzato i controlli sulle esportazioni di terre rare e materiali per batterie”, ha affermato, sottolineando che il 90% del consumo di magneti di terre rare nell’UE proviene dalla Cina. Von der Leyen ha paragonato la gestione delle terre rare da parte della Cina alla precedente dipendenza dell’Europa dai combustibili fossili russi, evidenziata durante l’invasione dell’Ucraina nel 2022.
“L’Europa non può più fare le cose allo stesso modo. Abbiamo imparato questa lezione in modo energico e doloroso. Non abbiamo intenzione di ripeterla con materiale importante”, ha dichiarato. La presidente ha anche segnalato che l’azione sarà intrapresa in collaborazione con i partner del G7.
“Siamo concentrati sulla collaborazione con i nostri partner in Cina per trovare soluzioni. Ma, se necessario, siamo pronti a rispondere utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione”, ha aggiunto. Tra questi strumenti figura il cosiddetto “bazooka commerciale”, ufficialmente noto come strumento anti-coercizione (ACI), che rappresenta l’arma commerciale più potente dell’UE.
Se introdotto, l’ACI potrebbe causare danni economici diffusi, prevedendo l’imposizione di restrizioni agli investimenti, la revoca della protezione della proprietà intellettuale, la sospensione delle licenze per singole società, il divieto di accesso ai mercati degli appalti pubblici dell’UE e la presa di mira di individui specifici. Può essere applicato sia a beni che a servizi.
All’inizio di questa settimana, il rappresentante commerciale dell’UE, Maroš Šefčović, ha dichiarato, dopo una videochiamata di due ore con il cinese Wang Wentao, di “non essere interessato ad un’escalation” contro la Cina. Wang ha accettato di recarsi a Bruxelles per i colloqui la prossima settimana.
Durante il vertice UE di giovedì, il presidente francese Emmanuel Macron ha suggerito che la Commissione europea dovrebbe considerare l’idea di lanciare un “bazooka commerciale” contro la Cina. Due diplomatici hanno riferito che la Germania potrebbe anche rispondere con misure più severe, sebbene un diplomatico abbia sottolineato che “la Germania non ha mai sostenuto misure coercitive contro la Cina”, evidenziando la pressione a cui è sottoposto il Cancelliere Merz da parte delle case automobilistiche.
Von der Leyen suggerisce il “bazooka commerciale” contro il soffocamento delle terre rare della Cina
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