La scrittrice israeliana Zerya Shalev, nota per il suo impegno nella liberazione degli ostaggi, ha appreso di essere inclusa in uno scambio che prevede il rilascio del palestinese responsabile dell’attacco che l’ha gravemente ferita su un autobus a Gerusalemme nel 2004.
Shalev ha rivelato di aver ricevuto un messaggio che la informava del rilascio imminente del terrorista responsabile dell’attentato suicida del 29 gennaio 2004, costato la vita a 11 persone e il ferimento di altre 40.
Secondo quanto riferito, la scrittrice ha subito un forte shock nell’apprendere la notizia, descrivendo l’esperienza come un vero e proprio **flashback**.
Shalev ha confessato di aver provato un turbamento fisico, con mani tremanti e lacrime agli occhi, rivivendo il momento dell’esplosione sull’autobus.
Nonostante il dolore e il trauma riaffiorati, Shalev ha espresso un desiderio di dialogo e comprensione, immaginando un incontro con il terrorista per ascoltare la sua storia e condividere la propria esperienza di vittima.
In un’ipotetica conversazione, Shalev vorrebbe spiegare al responsabile dell’attacco le conseguenze delle sue azioni, sia per lei che per le altre vittime e le loro famiglie, cercando di dissuaderlo dalla violenza e dal terrorismo.
Shalev ha commentato anche il rilascio di prigionieri responsabili di crimini gravi, definendolo “spaventoso” ma necessario per garantire la liberazione degli ostaggi israeliani. Ha riconosciuto il rischio di un ritorno al terrorismo da parte di alcuni individui rilasciati, ma ha sottolineato l’importanza di non abbandonare gli ostaggi.
Critica nei confronti del premier Benjamin Netanyahu, Shalev ha riconosciuto il ruolo del presidente Trump nella conclusione di un accordo per il rilascio degli ostaggi, esprimendo sorpresa per i sentimenti positivi che prova nei confronti dell’ex presidente americano.
Riguardo al futuro, Shalev ha ammesso di non avere illusioni sulla possibilità di nuovi attacchi, ma ha affermato di aver imparato a convivere con il pericolo. Ha sottolineato l’importanza della coesistenza tra ebrei e arabi moderati, auspicando un futuro di pace e collaborazione.
Sul piano personale, Shalev ha confidato di sentirsi invecchiata e provata dagli eventi degli ultimi anni, ma ha ribadito il suo impegno per la lotta per la pace e la giustizia. Ha annunciato di aver ripreso a scrivere e che il suo prossimo romanzo sarà il più politico della sua carriera.
Infine, la scrittrice ha sottolineato l’importanza delle proteste come fonte di forza e speranza, evidenziando lo spirito comunitario e la solidarietà che si respirano in queste manifestazioni.
Zerya Shalev ha raggiunto il successo internazionale nel 2000 con il suo primo romanzo, Love Life. Questo è stato seguito da Uomo e donna, Dolore e Destino. I suoi primi scritti, “Not I”, sono stati pubblicati l’ultima volta in tedesco nel 2024. I libri della 66enne ruotano attorno all’amore e alla perdita, al dolore e al desiderio, al tradimento e alla riconciliazione, con la storia di Israele riflessa nella sua vita personale.
Zeruya Shareef parla di terrorismo, riconciliazione, Netanyahu e Trump
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