Mario Draghi incarica il ministro Roberto Cingolani per un´Italia più sostenibile

Mario Draghi incarica il ministro Roberto Cingolani per un´Italia più sostenibile

Mario Draghi incarica il ministro Roberto Cingolani per un´Italia più sostenibile
Mario Draghi incarica il ministro Roberto Cingolani per un´Italia più sostenibile

Per la prima volta nel governo italiano si parla di “Ministero della transizione ecologica”, creato per rendere il sistema produttivo più sostenibile e meno dannoso per l’ambiente. Ad avere l’incarico è stato Roberto Cingolani, fisico italiano, responsabile dell’innovazione tecnologica dell’azienda italiana Leonardo e direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia.

Il ministro ha rilasciato un’agenda con i suoi piani da attuare per ottenere un futuro ecosostenibile.

Si parte da un’accelerazione delle energie rinnovabili all’applicazione degli accordi sul clima di Parigi. Sull’accordo di Parigi, sostiene: “siamo già in ritardo: se non dovessimo rispettare” i suoi “dettami, impiegando decenni prima di ridurre le emissioni, l’espansione termica dei mari e il loro innalzamento potrebbero continuare per millenni”. L’accordo venne adottato nel dicembre 2015 e si tratta del tentativo dei 197 Paesi aderenti di inserire la questione ambientale all’interno dell‘ agenda politica.

Inoltre, si dovrà far riferimento alle conseguenze dovute al passaggio alle energie rinnovabili e al problema della disuguaglianza energetica. Per Cingolani, fondamentale è il problema dell’inquinamento definito da lui: “l’insostenibile pesantezza dell’aria”. La soluzione è “rivedere il nostro modello di consumi energetici, non solamente per contenere l’aumento delle temperature e i cambiamenti climatici, ma anche per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, allungando la nostra longevità e la sostenibilità del nostro ecosistema”.

In seguito all’intervento del Presidente del Consiglio Mario Draghi che ha affermato: «Proteggere il futuro dell’ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale, richiede un approccio nuovo: digitalizzazione, agricoltura, salute, energia, aerospazio, cloud computing, scuole ed educazione, protezione dei territori, biodiversità, riscaldamento globale ed effetto serra, sono diverse facce di una sfida poliedrica che vede al centro l’ecosistema in cui si svilupperanno tutte le azioni umane», la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi, ha espresso grande stupore e ammirazione per l’iniziativa del Ministro Draghi, dichiarando: «Il futuro del nostro Paese o sarà sostenibile, puntando decisamente e con coraggio sulla decarbonizzazione e l’arresto e l’inversione dell’emorragia di biodiversità terrestre e marina, o non sarà quello che meritano le future generazioni. Per il rilancio dell’Italia è necessario superare modelli economico produttivi incapaci di perseguire l’innovazione e le sfide ambientali. Questo per noi è la sostanza del messaggio di Draghi che apprezziamo e condividiamo e che secondo noi deve essere la guida per la revisione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR). Sembra iniziata una nuova era con un programma che nasce da una premessa di cambiamento, di rivoluzione nell’azione di governo. Un “Governo del Paese”, che mette al centro l’ambiente, il pianeta, il futuro sostenibile, con un approccio europeista».

Il Wwf sostiene che il Governo dovrebbe rivalutare alcuni punti fondamentali: la revisione del PNRR che è il piano nazionale di ripresa e resilienza con il quale si punta a far nascere una nuova filiera tecnologia dell’energia sostenibile da esportare nel mondo e ridurre di conseguenza le emissioni di CO2 negli stati Europei, inoltre adottare un’economia de-carbonizzata in tutti i settori. Aspetto importante per il Wwf è la tutela dl territorio ovvero la prevenzione del rischio idrogeologico e l’adattamento ai cambiamenti climatici per i quali sono stati stanziati dal 2021 al 2026 3,61 miliardi di euro, solo l’1,6 % delle risorse introdotte nel piano, in ultimo l’Europa pretende provvedimenti innovativi con le politiche Green.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Donatella Bianchi, oltre ad essere la presidente del Wwf Italia e del Parco nazionale delle Cinque Terre è una nota giornalista e conduttrice Rai dei programmi “Lineablu” e “Sereno Variabile”. Sin da bambina ha avuto un particolare legame con l’ambiente, nasce in una famiglia di velisti e questo fa si che il mare sia da sempre il suo elemento di riferimento per il suo programma LineaBlu. La Bianchi definisce la Sardegna la sua seconda casa che oltre ad essere il paese natale del marito è: “un’isola magica, ancestrale, con una natura dirompente e un mare che riesce a stregarti”.

La Costa Smeralda è stata la prima in Italia a ridurre l’utilizzo della plastica nel mare. In seguito alla legge Salvamare ha preso avvio una campagna contro l’inquinamento da plastiche nelle spiagge con lo slogan “Salviamo gli oceani dalle spiagge”. Uno degli eventi legati alla sensibilizzazione fu proprio il “Jova Beach Party” in collaborazione con Jovanotti, durante i quali venivano lanciati messaggi contro l’inquinamento da plastica. L’obbiettivo del Wwf è ridurre entro il 2030 la dispersione di plastica in natura. Il problema dell’inquinamento da plastica non può essere risolto solo a livello regionale e solo con misure volontarie, ma è un problema globale. In Italia già dal 2019 sono state vietati l’uso delle cannucce in plastica, dei sacchetti in plastiche per alimenti e di microplastiche nei cosmetici. Numerose ricerche dimostrano come la dispersione della plastica nei mari abbia causato la morta di milioni di animali e questo è stato sensibilizzato da diverse campagne come la “Sea Shepherd” attraverso uno spot in cui viene illustrata con un’animazione la morte di numerosi animali marini https://youtu.be/cYPeu_fdWas

Per poter seguire il discordo di Donatella Bianchi cliccare il link https://youtu.be/j37Pay6XYSI

 

 

 

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2022-02-21

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