Recensione di “Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione”
“Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione” è un’opera di grande rilevanza nel panorama contemporaneo, affrontando il tema della migrazione con un approccio filosofico e sociologico che stimola una riflessione profonda. L’autore, con una scrittura chiara e coinvolgente, riesce a coniugare teoria e pratica, esaminando le dinamiche complesse che caratterizzano il fenomeno migratorio nel mondo attuale.
Il libro si distingue per la sua capacità di decostruire i pregiudizi e le narrazioni comuni che circondano l’immagine del migrante. L’autore invita il lettore a vedere i migranti non solo come “stranieri”, ma come individui con storie e culture proprie, portatori di esperienze che arricchiscono le società ospitanti. Attraverso esempi concreti e un’analisi critica, il testo mette in luce le vulnerabilità e le sfide che i migranti affrontano, senza mai scadere nel pietismo, ma cercando di evidenziare le opportunità che l’interazione interculturale può generare.
Un aspetto particolarmente interessante è la proposta di una “filosofia della migrazione”, che incoraggia una nuova visione delle politiche migratorie. L’autore suggerisce l’importanza di un approccio inclusivo e umano, in contrapposizione a quello esclusivo e spesso reattivo delle politiche attuali. Le sue riflessioni non si limitano alla critica, ma offrono anche spunti per un futuro più giusto e collegiale.
“Stranieri residenti” è dunque un testo essenziale per chiunque desideri approfondire le questioni legate alla migrazione. La sua lettura è altamente consigliata non solo per studiosi e attivisti, ma per chiunque voglia comprendere le dinamiche delle società contemporanee in modo più profondo e consapevole. Un’opera che invita a riconsiderare le nostre identità e relazioni in un mondo sempre più interconnesso.
Price: €20.00 - €18.99
(as of Oct 28, 2025 00:13:13 UTC – Details)
Nel paesaggio politico contemporaneo, in cui domina ancora lo Stato-nazione, il migrante è il malvenuto, accusato di essere fuori luogo, di occupare il posto altrui. Eppure non esiste alcun diritto sul territorio che possa giustificare la politica sovranista del respingimento. In un’etica che guarda alla giustizia globale, Donatella Di Cesare con limpidezza concettuale e un passo a tratti narrativo riflette sul significato ultimo del migrare, dando prova anche qui di saper andare subito al cuore della questione. Abitare e migrare non si contrappongono, come vorrebbe il senso comune, ancora preda dei vecchi fantasmi dello jus sanguinis e dello jus soli. In ogni migrante si deve invece riconoscere la figura dello «straniero residente», il vero protagonista del libro. Atene, Roma, Gerusalemme sono i modelli di città esaminati, in un affresco superbo, per interrogarsi sul tema decisivo e attuale della cittadinanza. Nella nuova età dei muri, in un mondo costellato da campi di internamento per stranieri, che l’Europa pretende di tenere alle sue porte, Di Cesare sostiene una politica dell’ospitalità, fondata sulla separazione dal luogo in cui si risiede, e propone un nuovo senso del coabitare.
Publisher : Bollati Boringhieri
Publication date : 26 Oct. 2017
Edition : 6th
Language : Italian
Print length : 288 pages
ISBN-10 : 8833927350
ISBN-13 : 978-8833927350
Item weight : 380 g
Dimensions : 13.9 x 3 x 22.1 cm
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