Dogman al centro di una polemica

Dogman al centro di una polemica

L’Italia a Cannes fa sentire la sua presenza, ma non solo, vince.

Alice Rohrwacher vince la palma alla migliore sceneggiatura con Lazzaro Felice, premiata da Chiara Mastroianni. La regista ringrazia in italiano per il premio, definendo la sua sceneggiatura “bislacca”.

Roberto Benigni consegna il premio a Marcello Fonte, il protagonista di Dogman, film di Matteo Garrone.

Proprio Dogman, in questi giorni, è al centro di una polemica.

La pellicola, che ha ricevuto 10 minuti di applausi in seguito alla sua proiezione al festival di Cannes, è liberamente ispirata ad eventi realmente accaduti a Roma. Il delitto del Canaro della Magliana è un fatto di cronaca nera avvenuto il 18 febbraio 1998 nel quartiere Portunense. L’omicidio fu compiuto da Pietro De Negri, che aveva un negozio di toelettatura per cani (da qui il soprannome “il Canaro”) ai danni di Giancarlo Ricci, un ex-pugile dilettante. I due, furono complici in una rapina, e, a detta di De Negri, egli fu sempre vittima di umiliazioni e prepotenze da parte di Ricci. Il caso destò molto stupore nell’opinione pubblica, a causa di alcune dichiarazioni fatte dall’omicida, che furono però smentite dall’autopsia e dalle indagini.

A riportare a galla gli avvenimenti è stata la pellicola di Garrone, che prende spunto dalle vicende ma che si discosta nettamente dalla realtà (a detta del regista), essendo ambientata in un luogo e in un tempo diverso. Le polemiche arrivano da parte della famiglia di Ricci, in particolare da sua madre, Vincenzina Carnicella. In un’intervista a Chi l’ha visto? la donna, non solo denuncia il modo in cui il figlio viene raffigurato nel film, ma mette in dubbio la veridicità della ricostruzione dei fatti nella confessione di De Negri. Lo definisce un “pupazzo” che si è preso la colpa dell’omicidio “per paura e per soldi”, perché “i colpevoli sono degli intoccabili”.

La madre di Ricci precisa che suo figlio non era violento, che tutti lo conoscono come ex-pugile ma che egli praticò molti sport. La raffigurazione del suo personaggio nel film, anche se non si dovrebbe propriamente parlare di un corrispettivo cinematografico di Ricci, risulterebbe dunque molto lontana dalla realtà.

Il film è ambientato in provincia di Caserta, i nomi dati ai personaggi sono Marcello e Simoncino, rispettivamente l’omicida e la vittima. Marcello è vittima delle prepotenze di Simoncino, della sua violenza, tanto che lo costringe a compiere una rapina per cui poi viene incriminato, rovinando il suo equilibrio una volta uscito di prigione. La situazione degenera quando Simoncino umilia pubblicamente Marcello, che prepara la sua vendetta.

La signora Ricci riferisce di avere preso accordi con Matteo Garrone, accordi che non sono stati rispettati. L’avvocato della famiglia Ricci chiede la riapertura del caso e il ritiro della pellicola, ma il regista dichiara che il film non è sul Canaro della Magliana.

Attualmente Dogman viene proiettato nelle sale cinematografiche italiane, mostrando riscontri positivi ed avvicinandosi al milione di euro di incassi.

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2022-03-19

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