Vai al contenuto

Bugonia: 7 Film Simili al Nuovo Film di Lanthimos

Bugonia 1200x628

Il film Bugonia di Yorgos Lanthimos, presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2025 e uscito nelle sale italiane il 23 ottobre, ha suscitato reazioni contrastanti nel pubblico e interesse nella critica. La pellicola, che narra la storia di due uomini convinti che una CEO (interpretata da Emma Stone) sia un’aliena intenzionata a distruggere la Terra, affronta temi come la follia del controllo, il potere e la manipolazione dell’informazione.

Dopo l’uscita di Bugonia, si segnalano sette film che condividono elementi tematici e stilistici con l’opera di Lanthimos. Queste pellicole esplorano il grottesco, la paranoia e la satira sociale, offrendo prospettive diverse ma affini.

Bugonia rappresenta il ritorno di Yorgos Lanthimos dopo il successo di Povere creature! e Kinds of kindness. Ispirato al film coreano Save the Green Planet!, il film racconta di due ambientalisti che rapiscono un magnate, credendolo un alieno responsabile della distruzione del pianeta. Lanthimos esplora la crudeltà e l’assurdo, combinando commedia nera, tragedia e fantascienza paranoica. Il film analizza la disumanità nei rapporti umani e la follia del mondo contemporaneo.

La fabbrica delle mogli (1975) di Bryan Forbes narra di una cittadina dove le donne appaiono fin troppo perfette, celando una cospirazione che le trasforma in esseri obbedienti. La pellicola condivide con Bugonia il tema dell’“altro che si finge umano” e affronta la paranoia domestica come metafora del controllo patriarcale e sociale.

Brazil (1985) di Terry Gilliam, ambientato in una società opprimente dominata dalla burocrazia, utilizza il sogno e l’assurdo per descrivere la lotta individuale contro un sistema impenetrabile. Il film mostra la normalità che sfocia nel grottesco e l’alienazione dell’individuo.

Save the Green Planet (2003) di Jang Joon-hwan, film sudcoreano, è una miscela di thriller psicologico, commedia nera, fantascienza paranoica e melodramma. La trama segue un giovane convinto che il mondo stia per essere invaso dagli alieni e che rapisce un industriale ritenendolo proveniente dal pianeta Andromeda.

Under the silver lake (2018) di David Robert Mitchell, ambientato a Los Angeles, segue il protagonista in una caccia alle congiure, tra misteri urbani e senso di perdita. Il film evidenzia la normalità che esplode in grottesco e l’alienazione.

Sorry to bother you (2018) di Boots Riley esplora capitalismo, identità, razza e lavoro attraverso la satira e il grottesco. La storia segue un uomo che trova successo nel telemarketing usando una “voce bianca”, ma finisce in un mondo di manipolazione corporativa.

Do Not Expect Too Much from the End of the World (2023) di Radu Jude è una commedia nera satirica che analizza la precarietà lavorativa, la manipolazione mediatica e il collasso del soggetto. Il film segue una assistente di produzione che realizza video aziendali a Bucarest.

Vincent deve morire (2023) di Stéphan Castang, thriller satirico francobelga, narra di un graphic designer che improvvisamente diventa bersaglio di violenza da parte di persone che lo vogliono uccidere senza motivo apparente. Il film affronta temi come l’alienazione, l’aggressione e la società dell’odio.

Entra nella community su Telegram

Vai al gruppo
Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella.
SEGUICI

Articoli correlati

Autore

Tag: