Il nuovo film horror “HIM” di Justin Tipping, con Marlon Wayans, esplora il lato oscuro del football americano. Pur offrendo un’estetica visivamente potente, la narrazione risulta a tratti fragile, concentrandosi più sul simbolismo che sullo sviluppo dei personaggi.
Un’Estetica Immersiva Sacrifica la Narrazione
In “HIM”, Justin Tipping utilizza il football come metafora di una religione distorta, dove il successo esige sacrifici. Il giovane quarterback Cameron Cade (Tyriq Withers) si trova a dover scegliere tra la gloria e la sua stessa umanità. L’idea di base è indubbiamente potente.
La regia si concentra sull’esperienza sensoriale, trasformando gli allenamenti in rituali e i traumi cranici in ferite dell’anima. La fotografia e la colonna sonora contribuiscono a creare un’atmosfera opprimente, ma la forma rischia di sovrastare la sostanza, con un simbolismo a volte eccessivo.
Marlon Wayans Illumina il Film
Se Tyriq Withers convince, ma rimane un po’ in ombra, è Marlon Wayans a catturare l’attenzione nei panni di Isaiah White, il mentore ambiguo. La sua interpretazione conferisce al personaggio magnetismo e imprevedibilità. La presenza scenica di Wayans è fondamentale per il ritmo del film.
L’orrore, pur presente, si manifesta a tratti. Alcune immagini sono evocative, ma la tensione non si accumula in modo costante. La struttura a “giorni” promette un crescendo di eventi, ma il finale, pur spettacolare, risulta prevedibile. L’opera, inoltre, presenta eco bibliche.
- Il corpo dell’atleta come macchina da guerra
- La tifoseria come setta religiosa
- Il rito mascherato da allenamento
Un Discorso Sociale con Potenzialità Inespresse
L’intento di affrontare temi sociali, come lo sfruttamento degli atleti neri e la mercificazione del corpo, è evidente. Tuttavia, questi temi non vengono sviluppati in modo approfondito e integrati nella narrazione. La sindrome da trauma cranico, ad esempio, rimane un simbolo più che un vero e proprio dramma. Il film esplora un apparato infernale di dinamiche di potere.
“HIM visualizza il prezzo della grandezza con un’intensità che si imprime negli occhi.”
Nonostante le sue debolezze, “HIM” offre spunti di riflessione sul prezzo del successo e sulla ricerca della grandezza a tutti i costi. Si tratta di un’opera visivamente suggestiva, arricchita dalla performance di Marlon Wayans, che solleva interrogativi etici importanti. Chi cerca paura pura o un’analisi approfondita del sistema del football potrebbe rimanere deluso, ma il film offre un’esperienza ipnotica.
Di seguito il trailer doppiato in italiano, con uscita nelle sale dal 2 ottobre.

