Dalla padella all’inchiostro: “Questione d’onore” di Mattia Compagnucci

Mattia Compagnucci è nato ad Empoli, nel 1996. Ha 21 anni, e vive ad Ortimino con la famiglia, proprietaria di un azienda vitivinicola. Cresce a contatto con la natura, nelle dolci colline del chianti. Si diploma in enogastronomia presso l’istituto Federigo Enriques di Castelfiorentino.

Le sue passioni sono la cucina, il buon vino, e la letteratura, in egual misura centrali nella sua vita.

Si occupa della gestione dell’azienda di famiglia, che da oltre 60 anni produce vino ed olio. La cucina come la scrittura sono parte integrante della sua quotidianità, e la scrittura ha fatto capolino fra le sue ambizioni da qualche anno.Posata la padella passa all’inchiostro, mettendosi in gioco e sfidando se stesso, in un mix dal sapore sperimentale ed accattivante.

“Tutto è nato con l’idea di un romanzo di fantascienza” racconta Mattia riguardo al suo pimo esperimento letterario. “Era basato su una storia post-apocalittica, ma fin da subito l’idea , da principio stimolante, si è rivelata molto più complessa del previsto. Dopo aver cestinato l'ipotesi fantascientifica, ho mantenuto i protagonisti e l’ambientazione, ricreando un poliziesco. Per la sua stesura mi sono ispirato alle mie letture di gialli e noir. Come in cucina ho unito in un piatto elaborato tutti gli elementi, ed il sapore mi è piaciuto tanto da utilizzarlo per creare la tesina della maturità”.

Nasce così “Questione d'onore”,edito da Ibiskos Editrice Risolo di Empoli.

La vicenda affonda le radici nell'attualità di una Firenze che nasconde la verità su un delitto. Gesualdo Roganti, noto imprenditore proprietario di un’agenzia di viaggi, viene trovato morto in circostanze misteriose. La città è sconvolta dalla vicenda, sulla quale inizierà a indagare la giovane ispettrice Adele Hope Olivieri, coadiuvata dal suo fidato collaboratore Blake Ferrara. Adele durante le indagini si ritroverà a dover affrontare un fantasma nascosto nei meandri del suo passato. Immagini e flash back dell’infanzia la riportano indietro nel tempo, riportandola in connessione con la figura del nonno. Scoprirà delle verità che non avrebbe mai voluto conoscere, e sarà lei a far placare una maledizione caduta sulla sua famiglia.

Chiediamo all'autore.

Mattia, chi è Adele?

Adele, protagonista del mio romanzo, è una bellissima donna di circa 38 anni.Ispettrice al commissariato di Firenze, Adele è una donna a tutto tondo, capace di risolvere le indagini, pur combattendo contro i suoi demoni interiori. Coraggio e lealtà fanno di lei una persona di cui potersi fidare. Sempre sorridente e pronta ad aiutare gli altri, mettendo in secondo piano la sua vita. Attraverso il cibo riesce, per quel poco di tempo ad evadere dalla realtà o meglio dal mondo che la circonda.

L'elemento della cucina comapare nella sua vita, ricoprendo un ruolo importante. Quanto c'è di te in questo?

Il libro è molto autobiografico. Ho deciso di inserire luoghi e sapori a me cari,per far entrare il lettore nel mio mondo, e per quanto riguarda i protagonisti ho fatto un accurato studio sulle persone che mi circondano. Il personaggio dell’ispettrice è una sorta di mio alter ego dal punto di vista caratteriale.La sua personalità e molto forte nella narrazione, molto testarda: se decide di voler fare una cosa la fa, anche a costo di andar contro l'opinione di chi le sta attorno.

Da giovanissimo autore, quale messaggio pensi di poter dare con il tuo libro?

Sono orgoglioso di essere riuscito a realizzare qualcosa a cui tenevo veramente tanto, ma soprattutto sono orgoglioso di poter lanciare un messaggio con questa mia prima opera. Il mio dev'essere un messaggio di speranza per tutti i giovani che voglio avere la propria opportunità, e soprattutto vorrei spronare tutti gli scrittori emergenti a non arrendersi alla prima difficoltà. Si cade, ma con coraggio bisogna sempre rialzarsi. Penso che se nella vita si lotta per ciò in cui si crede, alla fine si riesce davvero a realizzare i propri sogni. Prima che la Ibiskos pubblicasse il mio romanzo avevo ricevuto quattro rifiuti da altrettante case editrici. Ma non mi sono arreso. E adesso posso dirmi orgoglioso di me stesso e soddisfatto per non aver rinunciato.

Cosa ritieni sarebbe utile per facilitare il percorso agli scrittori emergenti?

Gli scrittori emergenti sono più in difficoltà nel farsi conoscere ed essere apprezzati dalle case editrici. Mi piacerebbe che ci fossero maggiori opportunità per farsi conoscere, uno spazio dedicato a chi si affaccia in questo mondo ed è alle prime armi dal punto di vista pubblicitario, senza pestare i piedi a nessuno. Farsi pubblicità da soli tramite presentazioni o attraverso i social, è positivo, ma a volte non basta.

“Questione d'onore” è disponibile presso la libreria La rinascita di Empoli, sul portale internet ibs, sul sito della casa editrice oppure contattando l'autore all’ indirizzo email mattia.compagnucci@virgilio.it.

 

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2018-01-05

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