Colore,cultura,Sardegna: l’artista Luigi Lai

Luigi Lai è nato a La Spezia, ma vive a Cagliari.
La sua passione per l'Arte, non solo per il disegno o la pittura ma anche per la letteratura,il teatro,la musica ed ogni espressione creativa, e'nata con lui.
Visita tanti Musei e Gallerie d'Arte,è appassionato delle biografie degli artisti. Questo lo porta nel tempo ad avere la necessita'di esprimersi attraverso l'Arte che probabilmente gli e'piu' congeniale assieme alla scrittura,ovvero la pittura.
Ama sperimentare,ma per motivi pratici di spazio e di tempo lavora su tela coi colori acrilici. Quando ne ha la possibilità ama realizzare murales ed occupare superfici ampie con i suoi sgargianti colori.
Ha dipinto anche una macchina di un amico, una vecchia 500, esperienza divertente e sfida impegnativa.
I soggetti che rappresenta fanno parte di lui e della sua cultura. Dipinge cio' che crede di conoscere meglio, e utilizza come "Tag" figure che appartengono al bagaglio culturale che si identifica con la nostra Sardegna,per raccontare storie o emozioni sempre in chiave ironica,colorata e divertente.
Attraverso numerosi contatti, seminati nel corso degli anni tramite Mostre,serate,Murales e altre esperienze di comunicazione,cerca di rapportarsi ai fruitori e ad una potenziale clientela piu'eterogenea possibile.
"La nostra e' una piccola realta',coi suoi pro e i contro" racconta.
"Manca probabilmente un reale interesse per l'Arte contemporanea,non c'e'mai una grande partecipazione di pubblico agli eventi che organizziamo. Tutti gli Artisti con fatica si impegnano a diffondere la cultura del bello,una coscienza artistica che spero nel corso degli anni dia i buoni frutti.
Sono affezionato a tutte le Opere che ho realizzato,fanno parte di me e del mio percorso. Sono legato alla realizzazione del primo "Gigante di Mont'e Prama", che intitolai "Sax Nuragico", una figura col viso di un gigante che suona appunto il Sax. L'idea mi venne anni fa' dopo una conferenza dello studioso Leonardo Melis che presentava un suo libro. Cercavo un soggetto particolare per realizzare dei jazzisti e quella conferenza mise in moto una serie di considerazioni che portarono alla realizzazione del gigante, che immaginai contestualizzato nel nostro tempo: non piu'un guerriero ma un musicista jazz.
Ho un profilo su Facebook nel quale pubblicizzo gli eventi ai quale prendo parte e una pagina Facebook dedicata , nella quale ho raccolto una selezione delle mie opere."

Autore

2018-02-15

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