Manu Invisible: omaggio a Michelangelo Buonarroti

Manu Invisible: omaggio a Michelangelo Buonarroti

11 Gennaio 2018. Questa mattina, alle ore 10 presso il liceo scientifico "Michelangelo" di Cagliari, si è tenuta l'inaugurazione dell'opera-tributo al Maestro Buonarroti di Manu Invisible, street artist, muralista ed artista di talento. Si tratta di un'opera realizzata su una superficie di otto metri per ventiquattro, lungo la facciata della scuola.

Il nome del genio protagonista del Rinascimento italiano è delicatamente segnato su uno sfondo che ricorda la carta ingiallita dal tempo. Tutto intorno gli elementi grafici riconducibili al suo vissuto artistico: il "David" e la nota leggenda legata al suo naso, gli studi anatomici e la candela, a simboleggiare la luce della conoscenza.

Presenti alla cerimonia le autorità pubbliche, fra le quali il sidaco di Cagliari Massimo Zedda, docenti ed amministratori della scuola, e numerosi studenti e cittadini, che con calore hanno salutato l'artista e promosso la sua opera.

Chiediamo a Manu invisible.

Manu, quanto tempo è stato necessario per realizzare un'opera di queste dimensioni?

I lavori sono durati una settimana. Ho utilizzato pitture al quarzo, sullo sfondo uno spruzzino a nebulizzazione e spray professionali. I materiali utilizzari garantiranno all'opera una protezione dagli agenti atmosferici, mettendola al riparo, per quanto possibile, dall'usura del tempo.

Questa non è la tua prima opera realizzata per un'ente pubblico, ed in particolare per una scuola. Basti ricordare il magnfico murales alla scuola "Ugo Foscolo" di Cagliari. Nascendo come street artist, qual'è il tuo rapporto con le opere "autorizzate"?

Sono due facce di una stessa medaglia. Continuo a realizzare lavori senza alcun permesso, in Italia come all'estero, ed accetto con estremo piacere commissioni come questa.

Dove ti vedremo prossimamente?

A Marzo sarò in Francia, ad Aprile a Milano, e molto presto, entro il 2018, conto di fare visita alla Grande Mela.

 

Il lavoro di Manu inaugurato oggi ha goduto dell'alto paternariato della University of Cambrige, che dopo il liceo classico "Dettori", ha scelto di integrare ufficialmente nel suo progetto anche il "Michelangelo". Un divertente aneddoto è legato alla realizzazione del murales. Durante la prima giornata di lavoro, le forze dell'ordine sono state allertate rispetto alla presenza di un "tizio mascherato che imbratta i muri della scuola". Chiarito l'equivoco, ciò che emerso è stato il senso civico degli abitanti del quartiere.

Chiediamo al sindaco Massimo Zedda.

 

Manu invisible nasce e si sviluppa come artista in un contesto di illegalità. Come si concilia questo aspetto con un incarico da parte di una amministrazione pubblica?

Esiste una netta differenza fra gli artisti, come Manu, ed i vandali. I primi, pur agendo nell'ambito del "non autorizzato" hanno cura dei monumenti storici, dei siti di interesse storico-artistico e del partimonio culturale della città. Agiscono in contesti di degrado estetico, penso ai cavalcavia, o agli enormi muri di cemento delle periferie urbane. Loro non distruggono, ne deturpano, ma al contrario riqualificano, esteticamente e culturalmente. La cittadinanza è sempre stata favorevole e ben felice di accogliere opere di artisti, perchè di questo si tratta. Opere come quelle di Manu segnalano la differenza fra artisti e vandali. Per questi ultimi esiste tolleranza zero. Agiscono su opere pubbliche quali il Bastione, la torre spagnola, o le mura del quartiere Castello, anche solo per apporre la loro "tag". Questo è ne più ne meno il comportamento del gatto che fa pipì per segnare il territorio. La differenza sta nel fatto che la pipì si elimina facilmente, per quanto riguarda la venice invece l'amministrazione deve fare ricorso ad imprese specializzate, e ad un iter burocratico lungo e dispendioso. L'amministrazione è costretta a limitare la propria creatività in fatto di opere pubbliche per fare azione preventiva sui vandali, scegliendo ad esempio panchine in cemento per evitare che vengano portate via la mattina dopo, e nanotecnologie in grado di dare una protezione ai momumenti che fa da repellente per le vernici. Questo non è possibile in ogni caso, si pensi alla pietra porosa delle mura storiche, ma ci impegnamo quotidianamente per preservare la bellezza della nostra città dall'azione degli irresponsabili.

 

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