Se l’accessorio dice molto di te: Tata Art

Si chiama Roberta, ma da 30 anni tutti la chiamano Tata. Ci ha fatto talmente tanto l’abitudine a questo diminutivo da far si che diventasse il suo nome d’arte. Viene da un paese del Medio Campidano, San Gavino Monreale. E’ una creativa, e si occupa di dare forma a ciò che la sua fantasia detta. Crea accessori, quali borse, portamonete, portatessere, ed il suo “porta moneta per il carrello della spesa”. Ma c’è una creazione alla quale tiene particolarmente, tanto da averla brevettata. E’ il MiniMonster, un simpatico portachiavi con portamonete. Sembra un piccolo mostro, ma dall’espressione simpatica o sciocca. Utili nella vita quotidiana, pensati da una donna con attenzione particolare per le donne, per accompagnarle nelle continue piccole-grandi sfide che la routine impone loro. Chiediamo a Tata:

Quando e come nasce questa passione?

Nasce per esigenza più che per caso. Ero ragazzina, e per racimolare qualche soldo ho iniziato a disegnare magliette. Con il tempo ho sperimentato lavori su diversi materiali, quali legno lavorato, vetro dipinto. C’è stato addirittura un periodo di sperimentazione con il decoupage e il punto croce. Son nata “vecchia”, e se tanto mi da tanto proseguirò a ringiovanire con il tempo.

Quali materiali scegli per le tue creazioni?

La scelta dei materiali ha subìto diverse evoluzioni. Avevo provato a lavorare con vari tessuti, ma era con il pannolenci che avevo trovato la mia “dimensione artistica”. All’inizio tutti i lavori mi parevano orribili, e questo mi aveva portata ad impegnarmi maggior mente. Volevo raggiungere una migliore manualità ed una maggiore sicurezza. In seguito ci son state persone che hanno creduto in me, incoraggiandomi a persistere nella pratica, e questo ha fatto si che iniziassi ad avere più autostima. Il passo successivo è stato quello di esporre le mie creazioni in occasione di mercatini ed eventi dedicati all’handmade. Notavo però che gli stand abbondavano di creazioni in pannolenci. Incuriosita dall’ecopelle ho ovviato a questa “saturazione del mercato” iniziando da zero nuovi lavori, e acquisendo nuova manualità. Ora sono talmente innamorata di questo fantastico materiale che sono certa non lo abbandonerò mai.

Chi sceglie in genere le tue creazioni?

La clientela è ampia e varia. Dai bambini alle signore over 70 . In generale sono persone a cui piace distinguersi. Sono giustamente esigenti, e cercano un accessorio “diverso” dal solito, fantasioso, talvolta eccentrico.

Ritieni di aver trovato i giusti spazi e possibilità per poter proporre i tuoi lavori?

Purtroppo devo dire di no. Diciamo che alcuni comuni non sembrano interessati ad agevolare gli hobbisti nel diventare artigiani. Di più c’è che lo Stato non aiuta i commercianti, a livello burocratico ed economico.

Cosa proporresti alle istituzioni per poter ovviare a questi problemi?

Sarebbe bello se i comuni ci mettessero a disposizione dei locali, edifici magari ristrutturati ma mai utilizzati in concreto. Si potrebbe pensare ad una politica di locazione a prezzi agevolati,per dare la possibilità ai creativi di ingranare con la propria attività. Questo consentirebbe alla lunga di poter pensare all’apertura di un proprio laboratorio/negozio in regola. Sarebbe altrettanto bello se ci fosse più collaborazione fra commercianti ed hobbisti. Alcuni già lo fanno, esponendo i nostri lavori o addirittura vendendoli in contovendita, ma al momento sono ancora troppo pochi. Io sono sempre disponibile a realizzare lavori in linea con lo stile del negozio col quale collaboro, per cui se qualcuno avesse piacere di iniziare una partnership mi contatti pure.

Dove e come possiamo trovarti ed acquistare i tuoi lavori?

Tramite la mia pagina facebook  o Instagram tutti possono vedere le mie creazioni e contattarmi in privato per qualsiasi info . Purtroppo finchè non avrò la possibilità di avere un mio negozietto saranno solo i social a fare da vetrina alle mie creazioni.

Autore

2017-12-02

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