I cacciatori raccoglitori

I cacciatori raccoglitori

Attualmente i cacciatori-raccoglitori rappresentano una frazione percentualmente infinitesimale del totale degli abitanti del pianeta; si ritiene infatti che essi non siano più di quarantamila. Alle soglie della rivoluzione agricola essi costituivano, di contro, la totalità della popolazione mondiale.

È pertanto evidente che la caccia-raccolta ha conosciuto una progressiva e radicare ritrazione di fronte all’incontenibile avanzata di altre forme storiche di adattamento, in primo luogo l’agricoltura.

Quella dei popoli cacciatori-raccoglitori è una categoria estremamente ampia. Al suo interno vengono fatti rientrare tanto i cacciatori-raccoglitori dell’Europa preistorica, quanto gli attuali pigmei BaTwa e BaMbuti della foresta equatoriale camerunese e congolese, i boscimani !Kung San della Namibia o gli Hadza della Tanzania. Anche molti gruppi nativi del Nuovo Mondo, scomparsi recentemente o assorbiti dalla società moderna, vengono considerai tali.

E lo stesso per alcuni sparuti gruppi di Aborigeni australiani, per alcuni popoli dell’area circumpolare (i più famosi dei quali sono gli Inuit, o Eschimesi), del Sud-est asiatico e dell’India. Nonostante vengano accomunati nella stessa categoria, questi popoli mostrano differenze spesso notevolissime.

Molti di essi, ad esempio, cacciavano grandi prede, come gli abitanti dell’Europa preistorica. La caccia forniva a queste popolazioni la maggior parte del cibo, e dagli animali traevano gran parte del materiale per la fabbricazione di vesti, utensili, armi, ripari e suppellettili varie. I cacciatori-raccoglitori attuali, invece, catturano per lo più piccole prede che non offrono loro un supporto alimentare paragonabile a quello degli animali cacciati nella preistoria, e nemmeno prodotti derivati.

I popoli cacciatori-raccoglitori attuali, è stato calcolato, ricavano oltre il 70% dei prodotti alimentari dalla raccolta di frutti selvatici, radici tuberi, miele, crostacei, pesci e molluschi.

Anche dal punto di vista dell’organizzazione sociale vi sono molte differenze. Non sappiamo granché su come fossero organizzati i popoli della preistoria ma, a differenza dei cacciatori-raccoglitori attuali, erano piuttosto stanziali e formavano gruppi di varie centinaia di individui.

I cacciatori-raccoglitori attuali sono, invece, assai mobili e vivono in gruppi di venti-trenta individui al massimo. Altri gruppi di cacciatori-raccoglitori di cui si hanno testimonianze storiche ed etnografiche recenti vivevano addirittura in villaggi permanenti e avevano un’organizzazione sociale molto differenziata.

I popoli della fascia costiera che corre dagli Stati Uniti settentrionali al Canada e all’Alaska meridionale, tra cui, ad esempio, i celebri Kwakiutl, fondavano la loro sussistenza soprattutto sulla pesca del salmone, vivevano in villaggi stabili, erano popoli bellicosi, avevano gerarchie di capi e conoscevano l’istituzione della schiavitù.

I !Kung San del deserto africano del Kalahari, e gli stessi Inuit polari sono invece noti per il loro comportamento pacifico, l’esiguità numerica dei gruppi e la sostanziale uguaglianza che contraddistingue la loro società sul piano economico e politico.

Autore

2022-03-12

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *