L'ABC dell'Europa di Ventotene

L’ABC DELL’EUROPA DI VENTOTENE

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Un breve abbecedario per spiegare l’Europa alle giovani generazioni, nella speranza che esse cooperino per un futuro migliore.

L’ABC dell’Europa di Ventotene. Piccolo dizionario illustrato è stato presentato il 23 ottobre 2022 a Mestre durante il Festival della Politica, manifestazione che si tiene sin dal 2011 con l’obiettivo di sviluppare la comprensione della politica e del suo ruolo nella costruzione del nostro futuro. Il volume, per la sua attualità e per i temi che affronta, verrà presentato anche in occasione del Festival Letterario & Solidale San Bartolomeo di Cagliari.

L’opera si presenta come un insolito dizionario, curato da Nicola Vallinoto, attivista del Movimento Federalista Europeo dal 1988, e illustrato da Giulia Del Vecchio. Edito da Ultima spiaggia nell’ottobre 2021, da marzo 2022 è disponibile anche in versione digitale al fine di supportare l’insegnamento dell’educazione civica europea nelle scuole. L’ABC dell’Europa di Ventotene. Piccolo dizionario illustrato, infatti, nasce dalla volontà di far conoscere l’Europa e la sua storia alle nuove generazioni, in modo che i giovani riescano a raccogliere il testimone lasciato dagli autori del Manifesto di Ventotene (1941) e cambiare il futuro. A ognuna delle ventuno lettere dell’alfabeto italiano corrisponde una nozione legata all’Europa o il nome di uno degli autori del Manifesto.

Ogni capitolo, redatto da un esperto e accompagnato da un’illustrazione, affronta in modo breve ma chiaro la definizione, la storia e l’attuale utilizzo di un determinato concetto. L’intento è proprio quello di spiegare termini che ai giovani possono apparire complessi e di contestualizzarli, ma soprattutto di connetterli alla realtà dei giorni nostri. Tra i temi più significativi troviamo l’Antifascismo, con cui si apre il dizionario, la Democrazia, la Libertà, il Nazionalismo, la Pace e infine una nozione molto rilevante e attuale: Zero emissioni di carbonio. Viene anche approfondito il ruolo di alcuni personaggi che hanno posto le basi per una  migliore storia dell’Europa: Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ideatori del Manifesto; Eugenio Colorni, che ne ha curato l’edizione clandestina del 1944; Ada Rossi e Ursula Hirschmann, che hanno contribuito alla stesura del Manifesto e poi lo hanno diffuso in Europa; Luciano Boli, antifascista e responsabile del Movimento Federalista Europeo nella Svizzera Tedesca; e infine Luigi Einaudi, convinto europeista e in sostanza fondatore del Federalismo, dal momento che i suoi scritti furono la diretta ispirazione per gli autori del Manifesto di Ventotene

Il Manifesto per un’Europa libera ed unita, questo il titolo completo e originale del documento, venne redatto nell’inverno del 1941, quando i suoi autori si ritrovarono confinati a Ventotene, isola a sud del Lazio. In primo luogo, partendo dall’analisi delle ragioni che avevano provocato le due Guerre Mondiali e ispirandosi alle riflessioni di Einaudi sulla crisi dello Stato-nazione, gli autori arrivarono ad abbandonare l’idea di pacifismo passivo, secondo la quale le società erano naturalmente portate a svilupparsi verso forme superiori di convivenza. Al suo posto, proposero la prospettiva di un pacifismo attivo, attraverso cui riorganizzare la società europea sulla base di un sistema sovranazionale, invece di un modello fondato sull’equilibrio tra Stati sovrani. Dunque il Manifesto, diviso in tre parti (una dedicata alla crisi della società moderna, un’altra all’unità europea dopo la guerra, e l’ultima alla riforma della società), getta le basi per un’ideale Federazione Europea, che si propone di creare un continente europeo unificato e interdipendente.  

Irene Masserano

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