L´importanza della routinizzazione

Dal punto di vista specificatamente temporale, l’analisi del carattere routinizzato delle attività sociali quotidiane sembra porsi come la riflessione centrale dell’analisi sociologia di Anthony Giddens, non solo per quanto riguarda lo studio del ruolo che il tempo assume nella vita sociale, ma anche, più generalmente, per l’intera teoria della strutturazione spazio-temporale. Il concetto di routinizzazione è essenziale nel ruolo del tempo nella sociologia di Anthony Giddens. Infatti “la routine è parte integrante sia della continuità della personalità dell’agente impegnato a percorrere le sue attività quotidiane, sia delle istituzioni, che solo in quanto si riproducono continuamente sono tali”. La serialità degli incontri e la loro generale ripetitività quotidiana diventano così il punto da riferimento implicito di ogni azione sociale, il presupposto sociale, per la stessa sicurezza esistenziale. In questo modo i meccanismi seriali sembrano imporsi anche in qualità di vincoli per l’agire sociale. L’aspetto vincolante della routine, in particolare, sembra risiedere nella caratteristica scontatezza con la quale l’individuo vi si confronta, accettandola come un dato di fatto ineluttabile ed adeguandovi la propria condotta sociale quotidiana. Il sociologo inglese sostiene che la società occidentale contemporanea si trovi all’interno di una ‘fase radicale’ della modernità che, pur restando altra cosa rispetto alla postmodernità, sembra paradossalmente proprio la sua corretta interpretazione, caratterizzandosi, da un punto di vista dei contenuti, per la sua natura multidimensionale e riflessiva. Le trasformazioni della modernità, per Giddens, appaiono assai più profonde e, per certi versi, incomparabili rispetto al passato, basti pensare al ritmo del cambiamento (la rapidità del succedersi degli eventi) e alla sua portata. La modernità è, infatti, dinamica e globalizzante e sembra così dipendere dalle sue caratteristiche temporali. La relazione spazio-temporale e il suo cambiamento rispetto alle società del passato sembrano giocare un ruolo di primo piano all’interno dello sviluppo della modernità, non solo perché coordinano tutto il processo, ma anche perché lo caratterizzano in un modo assai originale. Tuttavia, la separazione del tempo e dello spazio sembra implicare i risvolti più interessanti. Il tempo viene infatti progressivamente standardizzato attraverso i calendari mondiali e l’avvento dell’orologio meccanico separandosi in maniera sempre crescente dallo spazio. Dopo la sua definitiva standardizzazione sembra svuotarsi e ‘lo svuotamento del tempo’ è in larga misura il presupposto per lo svuotamento dello spazio, finendo per incidere su quest’ultimo. Questa trasformazione comporta successivamente anche la separazione dello spazio dal luogo. Se da una parte la separazione del tempo dallo spazio sembra generare una sensazione di astratta impotenza da parte dell’individuo nei confronto di questi mutamenti così profondi che ridisegnano i loro contesti (passaggio tradizione-modernità), dall’altra invece appare diventare uno tra i principali strumenti di organizzazione sociale comunemente accettati, come può mostrare in maniera abbastanza evidente l’esempio dell’orario: “un’orario come quello ferroviario può sembrare a prima vista una semplice mappa temporale. In realtà è uno strumento di ordinamento spazio-temporale che indica sia quando sia dove arrivano i treni. Come tale permette il complesso coordinamento dei convogli, dei passeggeri e delle merci su ampi tratti di spazio-tempo”. Diversamente da altri studiosi Giddens sembra operare un approccio al tempo ‘dall’interno’; cioè, il tempo non è soltanto misura di mutamento, ma anche e soprattutto una parte dei fatti stessi che mutano. In questo senso la sua idea della temporalità è anche un’idea pluralistica e, quindi, nuova all’interno della teoria sociologica. Il sociologo inglese sembra consigliare un uso della temporalità diverso, omnipervasivo e non strumentale, con il quale analizzare la società ed arrivare a comprendere meglio alcuni suoi processi sociali. Per Giddens come per Norbert Elias, il tempo appare indistinguibile dalla società, perchè in fondo è la società nei suoi momenti statici e nei suoi periodi di mutamento.

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2021-07-23

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