Il parkour (dal francese “parcours” “percorso”), definito anche arte dello spostamento (art du déplacement)) è molto più di una disciplina sportiva: è un linguaggio del corpo che parla di libertà, di superamento, di esplorazione. Nato nelle periferie francesi, ha come base il principio di muoversi nell’ambiente urbano (e non solo) superando ostacoli con efficienza, fluidità e consapevolezza. Correre, saltare, arrampicarsi, atterrare: ogni gesto è un atto di ascolto e risposta allo spazio circostante. Ma anche un’espressione di autonomia e presenza nei luoghi pubblici.
Per questo il parkour trova un forte legame con i temi della liberazione personale e collettiva, e quindi anche con le lotte della comunità Queer. Vivere liberamente il proprio corpo, occupare lo spazio senza paura, affrontare barriere culturali e materiali: tutto questo è comune tanto al parkour quanto ai percorsi di affermazione identitaria.

In occasione della Queeresima, martedì 24 giugno alle ore 19:00 a Cagliari ( nel Parcheggio Cuore e nel Parco Nervi), si terrà “Parkour a colori”, un evento speciale che unisce movimento e attivismo. Non si tratta solo di saltare muretti, ma di lanciare ponti: tra corpi, desideri e città. Durante l’incontro ci sarà una presentazione aperta a tutte le persone curiose di scoprire il parkour in chiave inclusiva. Chi vorrà, potrà anche partecipare a un allenamento di prova.
L’iniziativa è organizzata da Parkour Cagliari ASD e invita chiunque, a prescindere dall’esperienza, a esplorare nuove forme di movimento e presenza nello spazio urbano. Perché ogni salto è anche un gesto politico, e ogni ostacolo superato insieme può diventare un atto di libertà.



