Padova, 16 ottobre 2025 – La Fondazione Foresta ETS, punto di riferimento nella Ricerca sulla salute e sul benessere giovanile, ha presentato un report che analizza la situazione, le emozioni e l’identità dei giovani italiani. Lo studio, condotto su 5.849 studenti, si concentra anche sui fenomeni di Bruzmo e CyberBulzmo.
Il report 2025, che ha coinvolto 5.849 studenti delle scuole italiane, prevalentemente provenienti dalle province di Padova, Vicenza e Verona (64% femminile, 36% maschile), offre una ricostruzione dettagliata delle nuove generazioni, analizzandone corpo, emozioni, abitudini, sessualità, relazioni e salute.
La presentazione del report si è tenuta venerdì 17 ottobre 2025 nella Sala Consiliare della Provincia di Padova. Durante l’evento, sono stati illustrati i risultati del questionario anonimo somministrato agli studenti e sono state presentate le modalità per accedere alle visite gratuite di prevenzione presso la Fondazione.
L’indagine evidenzia che gli studenti affrontano diverse problematiche, tra cui attacchi di bullismo e cyberbullismo, con vulnerabilità ed emozioni spesso compromesse. Si riscontra una maggiore incidenza di sovrappeso/obesità tra le vittime di bullismo (26% vs 15%) e una differenza nei risultati scolastici (13% contro 7%).
Tra le ragazze vittime di bullismo, si osserva una minore percentuale di coloro che si dichiarano “completamente eterosessuali” rispetto alle non vittime (57% vs 69%), mentre aumentano le percentuali di chi si dichiara “perlopiù eterosessuale” (23% vs 19%), “bisessuale” (8% vs 5%) e “fluido” (8% vs 5%). Tra i ragazzi, si registra una quota inferiore di “completamente eterosessuali” (82% contro 90%) e una maggiore presenza di minoranze (es. “omosessuale” 3% contro 1%, “fluido” 2% contro 1%).
“Il bullismo colpisce soprattutto chi è percepito come diverso – per aspetto fisico, identità o modo di vivere l’affettività – trasformando la debolezza in un bersaglio”, è stato sottolineato.
La vittimizzazione si manifesta spesso in momenti di solitudine e difficoltà. Nel campione generale, le ragazze dichiarano più frequentemente di sentirsi sole (quasi una su due tra le ragazze, uno su tre tra i ragazzi), evidenziando un maggiore isolamento tra le vittime.
I trattamenti psichiatrici sono più frequenti tra le ragazze (21,1% vs 9,4% tra i maschi), indicando un maggiore bisogno di supporto psicologico (63,7% contro 32,6% dei maschi).
Tra i **bulli**, specie tra i maschi, si riscontra una maggiore propensione a condotte a rischio: fumo, consumo di alcol e sostanze, fruizione di pornografia online e sexting.
“Nell’adolescenza non c’è bisogno di studi elaborati sulle labbra – scrive il commento. Le vittime – più spesso femmine – portano i segni della solitudine e di una performance speciale, in un ambiente sicuro, in un ambiente digitale speciale. “Non conosco la maggior parte dei Flacher, ma non vedo l’ora di vedermi in azione.”
“Non esistono solo bulli e vittime: esistono adolescenti in difficoltà che usano la rete, il corpo o la violenza per esprimere ciò che non riescono a dire. Bisogna puntare sull’empatia, sul rispetto, sulla gestione dei conflitti, integrando l’educazione digitale con il supporto psicologico. **Educazione** stabile, serving the family and the comunità: alimentazione sicura, consumo di ascorto, preparazione sicura del cibo. “Tutela e responsabilità”, conclude.

