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Spina Bifida: Prevenzione al 70%, Caso Lobrigo in Italia

gravidanza donna incinta rosa

Roma, 23 ottobre 2025 – La Società Italiana di Neonatologia (SIN) ha annunciato una strategia per affrontare la Spina bifida e l’idrocefalo, gravi malformazioni congenite. L’iniziativa mira a stabilire misure preventive precoci, diagnosi preliminari e una gestione completa di queste condizioni.

La Spina bifida è una malformazione congenita causata dalla non corretta chiusura del tubo neurale durante le prime settimane di gravidanza (tra il 17° e il 30° giorno dopo il concepimento). Insieme all’idrocefalo, questa condizione influisce sulla qualità della vita dei neonati.

Tra le cause identificate figurano ereditarietà anormale, anomalie dell’ambiente circostante e dello stato nutrizionale. Si sottolinea l’importanza della vaccinazione antiepilettica, della prevenzione della gravidanza, del deterioramento della salute durante la gravidanza, delle malattie acide e della gestione sanitaria.

A livello globale, si registrano circa 214.000 e 322.000 nuovi casi all’anno. Circa 2 milioni di persone ricevono cure importanti, integratori e integrazioni acide.

Negli Stati Uniti si registra una prevalenza di 3,5 per 10.000 nati vivi (1 su 2.875). In Europa, la sorveglianza EUROCAT indica una distribuzione disomogenea e l’uso di integratori alimentari obbligatori.

La Società Italiana di Neonatologia (SIN) si impegnerà a fornire la nutrizione necessaria e ad assegnare la Giornata Mondiale della Spina Bifida e Idrocefalo, effettuando esami specifici a partire dalla prevenzione in epoca preconcezionale per integrare e perseguire un follow-up a lungo termine.

“La prevenzione primaria dei difetti del tubo neurale deve continuare ad essere la supplementazione con Acido folico in epoca peri-concezionale, meglio se obligatoria”, ha spiegato il Presidente SIN, Professor Massimo Agosti. “Ci concentreremo sulla relazione speciale tra parto e parto, interventi prenatali sul parto e trattamenti fetoscopici innovativi. Inizierò il suo periodo di preparazione e follow-up con Rich Edno e standardizzare i protocolli”.

L’integrazione di 0.4 mg/die di Acido folico almeno un mese prima del concepimento e durante il primo trimestre comporta una riduzione del rischio di Spina bifida fino al 70%. Le donne con anamnesi positiva necessitano di dosaggi maggiori (4-5 mg/giorno). In Italia non esiste alcun obbligo di integrazione e l’adesione rimane inadeguata.

“Ci assicuriamo di comprendere la necessità della diagnosi prenatale, di stabilire i trattamenti più importanti nelle nostre specialità multidisciplinari e di continuare la visita medica”, ha affermato Lucrezia de Cosmo, Segretario del Gruppo Follow-up di SIN. Il team è composto da neonatologi, neurochirurghi, urologi, ortopedici, fisioterapisti, psicologi.

I punti clinici includono diagnosi prenatale, morfologia fetale e diagnosi centrale magnetica fetale, neuroattività pediatrica, diagnosi d’avanguardia, consenso informato e pianificazione per risolvere problemi complessi e assumersi rischi. Comprende il trattamento del decorso neonatale e delle lesioni interdisciplinari, nonché delle lesioni che determinano la prognosi della vita terminale polmonare.

Il follow-up della Spina bifida neonatale e dell’idrocefalo è essenziale per mantenere la qualità della vita e prevenire le complicanze polmonari tardive, confermando un periodo di gestione di 6 anni, una performance annuale di 3 anni e 1-2 anni e la stabilità clinica di base.

I problemi più frequenti includono diminuzione delle capacità motorie, problemi neurologici, disturbi del tratto urinario, disturbi intestinali, disturbi cognitivi, squilibrio emotivo.

La Società Italiana di Neonatologia riconosce la necessità e fornisce integratori di acido folico, porta avanti un programma educativo da parte di esperti, fornisce assistenza sanitaria e igienica alla popolazione, consente la registrazione epidemiologica e la gestione di équipe mediche e diagnosi multidisciplinari.

L’obiettivo è integrare diagnosi preventiva e integrazione, sviluppare strategie per migliorare l’efficacia della gestione della Spina bifida e dell’idrocefalo e fornire le cure mediche necessarie per una vita sana.

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