Esoterismo nella Torino raccontata da Antonello Altamura

Durante la prima settimana di aprile, precisamente il giorno di Pasquetta, esce nelle sale italiane “The Big Mother”, film di Antonello Altamura. Il regista, dopo aver dedicato parte della sua produzione letteraria a uno dei più importanti registi della storia del cinema come Alfred Hitchcock e aver vinto due premi letterari come il Premio Pasolini e il Premio Manzoni, ha deciso di cimentarsi in un genere come il thriller. Prodotto dalla CiakCompany, sostenuto dalla Torino Film Commission e distribuito da FilmItalia, il film annovera attori e attrici come Marina Suma (Sapore Di Mare, Dio li fa poi li accoppia), Vincenzo Bocciarelli (Don Matteo 5) e Sydne Rome (Che?, Il mostro, Il nascondiglio, The Palace).

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Ambientato a Torino, città definita dallo stesso autore come “noir e affascinante”, il film segue le vicende di un regista, ormai al termine della sua carriera, che, dopo aver tentato di realizzare un film/reportage, decide di abbandonare Roma per andare nel capoluogo piemontese. Nel capoluogo piemontese, incontra diverse persone che vivono le loro vite a metà tra la spiritualità e la materialità e si imbatte in una città piena di simboli esoterici e oscuri. Con una narrazione caratterizzata da flashback e flashforward, nella pellicola vengono trattate tematiche come la crisi esistenziale nelle proprie vite, i sogni infranti, il tutto in una pellicola dalla chiara atmosfera gotica e horror. 
Nell’equipe tecnica, oltre ad Altamura (che ha sia diretto che sceneggiato il film), ci sono Nicolò Fumero (fotografia), Valentina Contiero (trucco e parrucco) e Monica Cafiero (costumi).
Non è la prima volta che a Torino viene ambientato un thriller/horror, basti vedere i casi di Dario Argento (Profondo Rosso, Non ho sonno, Giallo) e Luigi Comencini (La donna della domenica). Oltre all’uscita nei cinema italiani, è prevista anche, in contemporanea, una distribuzione internazionale in alcune piattaforme online.