La società farmaceutica svizzera Novartis acquisirà la biotech statunitense Avidity Biosciences per 12 miliardi di dollari. L’operazione, che coinvolge una società americana impegnata nello sviluppo di terapie per il trattamento di alcune malattie rare, dovrebbe concludersi entro il primo semestre del 2026.
L’acquisizione di Avidity Biosciences rappresenta, se confermata, la più importante operazione per Novartis negli ultimi dieci anni. Nella primavera del 2025, Novartis ha comunicato l’acquisizione di un’altra società americana, Chinook Therapeutics, per 3,5 miliardi di dollari.
Avidity Biosciences sviluppa terapie basate sull’RNA, denominate Antibody Oligonucleotide Conjugates, per il trattamento di gravi malattie neuromuscolari genetiche. L’acquisizione porterà i programmi di neuroscienze in fase avanzata di Avidity all’interno di Novartis.
I programmi di Avidity riguardano potenziali terapie per la distrofia miotonica di tipo 1 (DM1), una malattia neuromuscolare rara progressiva; la distrofia muscolare facio-scapolo-omerale (FSHD), che causa perdita della funzione muscolare e disabilità progressiva; e la distrofia muscolare di Duchenne (DMD), una malattia grave a esordio precoce caratterizzata da danno muscolare progressivo e ridotta aspettativa di vita.
Novartis acquisirà Avidity Biosciences, impegnata nello sviluppo di terapie per malattie rare. L’operazione è stimata in 12 miliardi di dollari e dovrebbe concludersi entro il primo semestre del 2026. Avidity si concentra sullo sviluppo di terapie a RNA per malattie neuromuscolari.
Novartis, tutto sull’acquisizione di Avidity Biosciences per 12 miliardi di dollari. Le innovazioni della biotech USA nelle terapie a RNA
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