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Torino: Laurea in ingegneria quantistica, un futuro da prof

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Marco Parentin, 24 anni, di Trieste, è il primo laureato italiano in Ingegneria Quantistica del Politecnico di Torino. Ambizioso e appassionato di scienza fin da bambino, sogna di diventare professore universitario e dedicarsi alla ricerca nel campo dell’informazione quantistica.

Un Pioniere nell’Ingegneria Quantistica Italiana

Marco Parentin, dopo aver conseguito la laurea triennale in Ingegneria Elettronica a Trieste, ha scelto di trasferirsi a Torino per intraprendere il nuovo corso di laurea magistrale in Quantum Engineering. Si è laureato con 110 e lode, diventando il primo in Italia ad aver completato questo percorso di studi. La sua passione lo ha spinto a esplorare questo campo emergente, convinto del suo potenziale impatto sul futuro. La sua tesi, svolta in collaborazione con l’Università di Cambridge, si è concentrata sulla “Onset of Superactivation of Quantum Capacity”.

  • Laureato con lode al Politecnico di Torino.
  • Tesi svolta in collaborazione con l’University of Cambridge.
  • Primo laureato in Ingegneria Quantistica in Italia.

Dopo la laurea, Marco ha ricevuto diverse offerte di lavoro, ma il suo obiettivo è proseguire gli studi con un dottorato e dedicarsi alla ricerca nel campo dell’informazione quantistica. Crede fermamente nel potenziale delle nuove tecnologie quantistiche e nel loro impatto sulla società.

Il Futuro del Calcolo: Il Computer Quantistico

Uno dei campi di applicazione più promettenti dell’ingegneria quantistica è lo sviluppo del computer quantistico. Questo nuovo tipo di computer promette di superare le limitazioni dei computer tradizionali, aprendo nuove frontiere nella risoluzione di problemi complessi. Si prevede che i computer quantistici saranno **miliardi di volte più veloci** dei computer attuali. Al Politecnico di Torino è stato installato un nuovo computer quantistico, intitolato al matematico Lagrange.

Ma quali sono i problemi che un computer quantistico potrebbe risolvere? Parentin spiega che uno dei problemi più noti è la fattorizzazione di numeri interi molto grandi, un compito estremamente difficile per i computer classici. La computazione quantistica potrebbe avere un impatto significativo su diversi settori, dalla finanza alla sicurezza, passando per le scienze della vita e l’energia. Il suo **impatto** sarà rivoluzionario.

“Non esiste il talento puro: esiste la costanza, l’impegno. Uno non nasce genio, lo diventa facendo fatica.”

Costanza e Ambizione: La Chiave del Successo

Marco Parentin dedica dalle otto alle dieci ore al giorno allo studio, non considerandolo un sacrificio, ma una passione. Crede nel potenziale dei suoi coetanei, sottolineando l’importanza dell’impegno e della collaborazione. Per Parentin, la chiave è **uscire dalla propria zona di comfort** e porsi obiettivi ambiziosi, anche se non sempre raggiungibili. Questa mentalità lo ha guidato nel suo percorso accademico e lo spinge a perseguire i suoi sogni.

La passione per la matematica è nata durante il primo anno di Ingegneria Biomedica a Trieste, grazie a un professore di Analisi Matematica. Questo incontro ha segnato una svolta nella sua vita, portandolo a dedicarsi alle scienze pure. Tra i suoi interessi, oltre alla matematica e alla fisica, ci sono la lettura di romanzi e la filosofia, che considera strettamente legate al mondo quantistico.

  • Passione per la matematica nata durante gli studi a Trieste.
  • Interessi: romanzi e filosofia.
  • Importanza della costanza e dell’impegno.

Infine, Parentin esprime ottimismo riguardo al futuro del calcolo quantistico, prevedendo che entro il prossimo decennio potremmo assistere alla realizzazione di macchine in grado di ottenere un reale **vantaggio quantistico**, con applicazioni concrete e significative per la società.

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