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BOE sfida Samsung: Cina in testa alla corsa OLED di nuova generazione

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BOE sta accelerando i lavori per l’apertura del suo nuovo impianto di produzione di schermi OLED a Chengdu, in Cina, con un anticipo di quattro mesi rispetto al previsto. Questo sviluppo potrebbe consentire a BOE di superare Samsung Display nell’avvio della produzione di massa di schermi OLED su substrati di generazione 8.6.

Secondo quanto riportato, l’impianto di BOE a Chengdu è destinato alla produzione di schermi OLED su substrati di generazione 8.6. La produzione di massa potrebbe iniziare a metà del 2026, anticipando i piani di Samsung Display, che puntava al terzo trimestre dello stesso anno.

La linea di produzione di BOE sarà inoltre in grado di produrre display flessibili per dispositivi pieghevoli, caratteristica non prevista per la linea di Samsung Display.

L’importanza di questo sviluppo risiede nel fatto che BOE potrebbe essere la prima azienda ad avviare la produzione di massa su substrati G8.6 (2290mm x 2620 mm). Questi substrati, grazie alla loro superficie maggiore, permettono di ricavare più schermi da un singolo “vetro”, aumentando l’efficienza produttiva.

Oltre a BOE e TCL CSOT, anche Visionox e Tianma hanno annunciato investimenti in questo settore. HKC, prossima alla quotazione in borsa, prevede di investire 350 milioni di dollari in un centro di ricerca e sviluppo sull’OLED.

Jeong Yun-seong, direttore esecutivo della società di analisi di mercato OMDIA, ha spiegato alla Korea Display Conference di Seoul che l’industria cinese sta applicando al settore OLED la stessa strategia utilizzata per superare le aziende coreane nella produzione di pannelli LCD: ingenti investimenti su stabilimenti ad alta capacità, in parte finanziati dallo stato, per saturare il mercato con display a basso costo.

Le nuove linee G8.6 sono principalmente destinate al mercato dei display OLED per applicazioni IT, come tablet, notebook e monitor. Tuttavia, Jeong Yun-seong ha sottolineato che nulla impedisce la produzione di schermi di grande formato per TV, al fine di aumentare il tasso di utilizzazione degli impianti.

Secondo OMDIA, entro il 2028, la Cina potrebbe detenere il 64% della capacità produttiva OLED IT di 8.6 generazione, superando l’industria coreana.

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