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Due terzi delle imprese EMEA intervistate segnalano significativi guadagni di produttività grazie all’IA, secondo un nuovo studio IBM

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IBM ha pubblicato un rapporto che evidenzia come le aziende in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) stiano già registrando significativi guadagni di produttività grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Il 66% dei dirigenti senior intervistati ha affermato che l’intelligenza artificiale sta aumentando la produttività nelle loro organizzazioni. Inoltre, il 41% degli intervistati prevede di vedere un ritorno sul proprio investimento (ROI) nell’intelligenza artificiale entro un anno. Tuttavia, le piccole e medie imprese (PMI) e le organizzazioni del settore pubblico risultano in ritardo rispetto alle grandi aziende private.

Il rapporto, intitolato “The Race for ROI” e realizzato in collaborazione con Censuswide, ha coinvolto 3.500 dirigenti senior in 10 paesi. Tra i risultati, il 66% degli intervistati ha dichiarato di aver ottenuto guadagni significativi di produttività operativa grazie all’intelligenza artificiale. Circa un intervistato su cinque ha indicato che la propria organizzazione sta già raggiungendo gli obiettivi di ROI attraverso iniziative di produttività basate sull’intelligenza artificiale.

In media, il 42% degli intervistati prevede di raggiungere il ROI entro 12 mesi, grazie a risparmi sui costi (41%), risparmi di tempo (45%), aumento dei ricavi (37%) e miglioramento della soddisfazione dei dipendenti (42%). Si prevede che l’implementazione di agenti IA favorisca ulteriori incrementi di produttività, con il 92% dei leader che si aspetta un ROI misurabile entro due anni.

Le aree aziendali che beneficiano maggiormente dell’intelligenza artificiale includono lo sviluppo di software e l’IT (32%), il servizio clienti (32%) e gli appalti (27%). I dirigenti hanno citato il miglioramento dell’efficienza operativa (55%), il miglioramento del processo decisionale (50%) e l’automazione delle attività ripetitive (48%) come i principali vantaggi di una maggiore produttività.

Il 72% delle grandi aziende intervistate ha riportato incrementi di produttività grazie all’intelligenza artificiale, rispetto al 55% delle PMI. Le organizzazioni del settore pubblico sono ancora nelle prime fasi di realizzazione del potenziale dell’intelligenza artificiale, con solo il 55% che ha segnalato guadagni significativi di produttività.

In tutta l’area EMEA, i leader stanno sfruttando l’intelligenza artificiale per consentire la trasformazione strategica del business. Tra coloro che hanno registrato un aumento della produttività, quasi un quarto (24%) ha affermato che l’intelligenza artificiale ha cambiato radicalmente il loro modello di business. Inoltre, quasi un terzo degli intervistati utilizza già l’intelligenza artificiale per modificare le proprie operazioni, accelerando i tempi di innovazione (36%) e passando a un processo decisionale continuo basato sull’intelligenza artificiale (32%).

Il 48% dei dirigenti ha affermato che l’intelligenza artificiale sta migliorando le capacità dei propri dipendenti, consentendo loro di dedicare più tempo a attività come lo sviluppo di nuove idee (38%) e decisioni strategiche (36%).

Il rapporto ha anche evidenziato che l’apertura, l’interoperabilità e la scelta sono priorità chiave per le organizzazioni che implementano l’intelligenza artificiale. L’85% degli intervistati ha sottolineato l’importanza della trasparenza nei sistemi di intelligenza artificiale per garantire un uso etico e responsabile della tecnologia. Inoltre, l’84% ha evidenziato la necessità di interoperabilità per massimizzare l’efficienza e l’adattabilità.

Nonostante i progressi, le aziende affrontano anche problemi di sicurezza, privacy ed etica, con il 68% degli intervistati che ha citato il rischio di violazioni dei dati come il principale ostacolo ai progetti di intelligenza artificiale. Le sfide legate alla complessità dell’IT, come l’integrazione dell’intelligenza artificiale con i sistemi legacy, sono state menzionate dal 68% dei dirigenti.

Il rapporto delinea cinque priorità per i leader aziendali al fine di accelerare il ROI dell’intelligenza artificiale, tra cui stabilire un modello operativo efficace, promuovere una cultura di alfabetizzazione e innovazione, comprendere i rischi legati all’implementazione e istituire un “AI Board” per ridurre i rischi.

Questo studio si basa su un sondaggio condotto nel settembre 2025 da IBM in collaborazione con Censuswide, coinvolgendo oltre 3.500 dirigenti aziendali senior provenienti da vari settori. Gli intervistati rappresentano una varietà di organizzazioni che attualmente utilizzano strumenti di intelligenza artificiale.

Two-thirds of surveyed enterprises in EMEA report significant productivity gains from AI, finds new IBM study


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