A partire dal 3 novembre, Mozilla introdurrà un nuovo requisito per le estensioni di Firefox: ogni nuovo componente aggiuntivo dovrà specificare se raccoglie o trasmette dati personali. Questa misura rappresenta il primo passo di un piano più ampio che, entro il 2026, coinvolgerà tutte le estensioni esistenti.
Mozilla ha introdotto un requisito di trasparenza per i nuovi componenti aggiuntivi di Firefox. Gli sviluppatori dovranno indicare chiaramente, nel file manifest.json, se l’estensione raccoglie o trasmette informazioni personali. La novità si concretizza nell’aggiunta del campo browser_specific_settings.gecko.data_collection_permissions, che dovrà contenere la voce “none” nel caso in cui non avvenga alcuna raccolta di dati.
Le informazioni saranno mostrate nella finestra d’installazione, nella pagina dedicata su addons.mozilla.org e nella sezione “Permessi e dati” di about:addons. L’utente potrà quindi verificare il comportamento dell’estensione prima di installarla.
La misura riguarda per ora solo le nuove estensioni inviate al portale di Mozilla. Tuttavia, se uno sviluppatore decide di aggiornare un’estensione già esistente includendo la nuova chiave di dichiarazione, sarà tenuto a mantenerla in tutte le versioni future.
Dal 2026, il requisito diventerà obbligatorio per tutte le estensioni, nuove ed esistenti. Nel frattempo, chi mantiene la compatibilità con versioni precedenti di Firefox, inferiori alla 140 su desktop o alla 142 su Android, dovrà continuare a garantire un metodo manuale per consentire all’utente di controllare la raccolta o la trasmissione dei dati subito dopo l’installazione.
Mozilla ha chiarito che le estensioni che non rispetteranno il nuovo schema verranno respinte in fase di revisione, e ha promesso strumenti dedicati per facilitare la transizione.
Firefox obbliga alla trasparenza: da novembre le nuove estensioni dovranno dichiarare la raccolta dati
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