In Cina, produttori come Huawei (SuperCharge), OPPO (SuperVOOC) e Xiaomi (HyperCharge) hanno sviluppato negli anni protocolli di ricarica rapida differenti e non compatibili tra loro.
Lo sviluppo di questi protocolli è avvenuto per offrire ricariche veloci per smartphone in un periodo in cui gli standard unici, come l’USB-C con Power Delivery, non raggiungevano le velocità desiderate di 80, 100 e 150 Watt.
Il Regolamento Europeo sul caricatore unico ha imposto ai produttori l’utilizzo di USB-C con Power Delivery e ha richiesto che i caricatori proprietari non vengano inclusi nelle confezioni. Questa situazione ha portato a un paradosso: la pubblicizzazione di ricariche super veloci, ad esempio il 100% di carica in 20 minuti, non è ottenibile con il caricatore universale promosso dall’Europa, e il caricatore necessario per tale velocità deve essere acquistato separatamente.
Di fronte al rischio di scomparsa delle soluzioni di ricarica veloce proprietaria, la Cina, tramite il CAICT (China Academy of Information and Communications Technology) e la CCSA (China Communications Standards Association), ha promosso l’unificazione delle ricariche cinesi sotto un protocollo comune, UFCS, Universal Fast Charging Solution.
L’UFCS, nato come standard nazionale, è stato accettato come standard internazionale dall’ITU, ottenendo uno status “globale”. L’Universal Fast Charging Solution è ora uno standard adottabile a livello mondiale.
Nella versione approvata, lo standard UFCS integra il Power Delivery come “fallback”.
Il sistema opera tramite un handshake di riconoscimento del protocollo, selezionando automaticamente la modalità comune più efficiente e supportando USB-C, USB-A e Micro-USB. Rispetto al Power Delivery, che raggiunge i 200 Watt, lo standard cinese può arrivare a potenze fino a 400 W (40 V × 10 A) nelle implementazioni di riferimento. Sono previste funzioni di sicurezza come rilevamento di impedenza, protezione termica e verifica del cavo.
L’UFCS introduce un layer superiore che utilizza le stesse linee fisiche (VBUS, GND, segnale) del Power Delivery e si attiva solo se entrambi i dispositivi sono UFCS. Se uno dei due non supporta il nuovo standard, subentra la compatibilità con USB-C PD.
Gli smartphone cinesi e i caricabatterie multi-brand potranno comunicare tra loro in UFCS, anche se di marche diverse. In mercati come la Cina o l’India, l’UFCS potrebbe sostituire PD come “standard de facto”.
Nei mercati regolamentati come l’Europa, il Power Delivery resterà lo standard legale, ma i produttori potranno integrare UFCS e Power Delivery insieme nello stesso chip di ricarica.
Resta da vedere se l’Europa deciderà di adottare l’UFCS, uno standard internazionale che supporta più dispositivi e gestisce potenze più elevate, continuando così a supportare anche lo standard attuale.

