Papa Leone XIV ha definito l’attacco del 7 ottobre un atto terroristico durante una recente dichiarazione, sottolineando il dolore persistente a due anni dall’evento. Il pontefice ha esortato il mondo a respingere l’odio e a promuovere attivamente la pace.
L’affermazione è arrivata in un momento di crescente tensione globale, con appelli alla riflessione e all’unità da parte di leader religiosi e politici.
La Condanna del Terrorismo
Papa Leone XIV ha espresso con forza la sua condanna verso ogni forma di terrorismo. La sua presa di posizione è netta: il mondo deve opporsi con decisione a queste azioni. Il riferimento specifico al 7 ottobre come “atto terroristico” evidenzia la gravità attribuita all’evento.
Il Pontefice ha sottolineato che simili atti minano la convivenza pacifica tra i popoli e rappresentano una minaccia per la stabilità globale. Un messaggio di ferma condanna è stato inviato a tutti i responsabili di atti di violenza.
- Rifiuto totale della violenza.
- Promozione del dialogo interreligioso.
Un Appello alla Pace
L’appello alla pace è un elemento centrale del messaggio del Papa. “Il mondo deve sempre respingere l’odio e proclamare la pace” ha affermato, invitando a un impegno collettivo per superare le divisioni e costruire un futuro più sereno. La promozione della pace è, a suo dire, un dovere morale per ogni individuo e nazione.
Il Papa ha inoltre incoraggiato iniziative concrete volte a favorire la riconciliazione e la comprensione reciproca. L’educazione alla pace, in particolare tra le giovani generazioni, è considerata fondamentale.
“Il mondo deve sempre respingere l’odio e proclamare la pace”
Due Anni di Dolore
Il Pontefice ha espresso profondo dolore per le conseguenze dell’attacco del 7 ottobre. La sua riflessione si concentra sul costo umano di tali eventi, che lasciano cicatrici profonde nelle comunità colpite. La sofferenza delle vittime e delle loro famiglie è al centro delle sue preghiere e del suo impegno pastorale.
Il Papa ha invitato alla solidarietà e al sostegno verso coloro che hanno subito perdite e traumi a causa della violenza. Offrire conforto e assistenza è un imperativo umanitario irrinunciabile.
La commemorazione del secondo anniversario è un’occasione per rinnovare l’impegno per la giustizia e la pace, onorando la memoria delle vittime e lavorando per un futuro senza violenza.

