Marco Abis. Il profumo si fa poesia per l’anima

Marco Abis. Il profumo si fa poesia per l’anima

Il profumo si fa poesia per l’anima quando la passione, l’etica, l’amore per la propria terra sposano la modernità e la professionalità. E’ un viaggio attraverso i sensi quello che porta alla conoscenza di Marco Abis e della sua azienda. Un viaggio che passa attraverso il racconto della propria infanzia, giovinezza, imprenditorialità, e infine conduce a sogni e progetti che pian piano prendono forma.

Una stretta di mano, due battute sul tempo per rompere il ghiaccio, il mio sguardo che si perde tra i corridoi sobri di uno stabile in zona artigianale del cagliaritano… e inizio la mia intervista solo dopo aver bevuto con lui un caffè con una goccia di olio essenziale alla menta. La mia curiosità viene subito soddisfatta dall’accuratezza di Marco, che inizia a descrivermi ogni particolare dell’ambiente fisico in cui ci troviamo: uffici, sale per la formazione, deposito per prodotti cosmetici e materiali di consumo. Pochi oggetti, ma essenziali e ricercatissimi, tutti legati fortemente alla terra sarda e alla sua storia.

“Amo la Sardegna e la voglio raccontare, mi piacerebbe fossimo in tanti a pensarla così, ma a volte la chiusura e la competizione ci limitano. Il periodo degli ultimi due anni, con l’emergenza sanitaria, è stato difficilissimo, ho sentito un grande senso di responsabilità, ho cercato di salvare le buste paga dei miei dipendenti e ci sono riuscito. Ora ripartiamo, più forti di prima, perché sono una persona resiliente. Ho creato la mia azienda avendo soltanto un grande sogno… rimango nella mia terra. Combatto i pregiudizi, auspico il maggiore riconoscimento del mio territorio e delle sue peculiarità”.

E’ immediata la comunicazione empatica con Marco, si percepisce subito la sua autenticità, oltre che la fierezza nel parlare del suo passato, non senza commozione: “sono nato nel 1971 da una famiglia semplice, quattro figli, mamma casalinga, papà cassintegrato, venuto a mancare all’età di cinquantasette anni. Faccio tutto questo anche per lui. Abbiamo imparato a combattere e faticare. Anche i miei fratelli, come me, si sono affermati con un senso di rivalsa. Io sono andato via da casa a sedici anni senza aver completato gli studi, e per 15 anni ho girato e lavorato in hotel di lusso, poi mi sono formato sul campo del benessere e della bellezza lavorando come agente di vendita, principalmente nel campo dei cosmetici, nel quale vent’anni fa ho creato un mio marchio”.

GA.MA. Beauty S.r.l. attraverso Fitomediterranea e Araxi, progetta e sviluppa sul mercato dell’estetica professionale prodotti fitoceutici di altissima qualità e oggi è presente nei centri estetici esclusivi in Italia e anche all’estero attraverso un recente intervento di internazionalizzazione. In particolare Araxi, la linea di profumi che porta il nome della brezza di Sardegna, è un brand che non si può raccontare, ma solo vivere attraverso l’esperienza dell’olfatto e dell’immaginazione. Le sue fragranze portano i nomi e l’essenza dei quattro elementi: Araxi (il vento), Moro (la terra), Mora (l’acqua) e Tuvas (il fuoco). Sono profumi singolari e delicati, ma anche intensi e inebrianti per il modo in cui penetrano nel petto creando un’emozione ed evocando immagini ancestrali.

Non solo profumi, però, nella mente innovativa di Marco Abis. Tra le nuove creature del brand c’è Obsiana, la Linea Skincare Luxury che con le sue linee eleganti e raffinate porta sulla pelle una formulazione con acqua di mare di Sardegna e ossidiana come principio attivo per rimineralizzare i tessuti, lo zafferano per un’importante attività antirughe e antiossidante. L’utilizzo di principi attivi e formulazioni ricavati dalla valorizzazione di risorse locali ha l’ambizione di evolvere nella creazione di prodotti a chilometro zero attraverso un proprio laboratorio e propri terreni in cui coltivare e lavorare le essenze.

Si sa, grandi progetti a volte risvegliano grandi timori, ma qui emerge tutta la consapevolezza di un imprenditore che ha investito molto nella sua crescita personale e interiore: “la paura nutre il male, bisogna rimanere centrati sul positivo per pensare e creare un futuro migliore. Ho lavorato molto sulle mie paure, anche attraverso la psicosomatica e il linguaggio del corpo, la paura oggi è un campanello d’allarme che mi guida attirando la mia attenzione. Il suo opposto è la vita, l’essere libero dai condizionamenti. E nella libertà c’è l’amore, la passione, il coraggio, la resilienza”.

Spesso concludo le mie chiacchierate con gli imprenditori chiedendo cosa vogliano lasciare al mondo e visto che la sensibilità di Marco me lo permette, carpisco anche questo suo pensiero spirituale. “Non si può piacere a tutti, ma io vorrei lasciare qualcosa di positivo di me a tutte le persone che incontro, anche ai miei collaboratori, ai quali chiedo di lavorare con passione e non con l’istinto predatorio del venditore. Poche parole… le parole se le porta via il vento. Forse mi ricorderanno per il mio modo di pormi con rispetto o per la mia generosità. Sono grato alla vita che mi ha dato la possibilità di esprimermi. Un mio mentore, in un momento di difficoltà mi ha detto che dovevo nutrire la mia azienda. Questa è per me una parola magica. Nutrire e dare sostanza all’esistente, mai dimenticare le mie radici”.

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