CAGLIARI. Lo spettacolo ideato e diretto da Victoria Thiérrée Chaplin (figlia di Charlie Chaplin e Oona O’Neill, quest’ultimo nipote del drammaturgo Eugene O’Neill), ha visto la sua interpretazione da un’incantevole Aurélia Thiérrée con il danzatore Jaime Martinez, che ha descritto le surreali avventure di una inguaribile cleptomane, irresistibilmente attratta dagli oggetti che intorno a lei si animano e prendono vita. Aurèlia Thièrrèe Chaplin, si è mossa leggiadra e eterea nello spazio, cavalcando mostri e danzando surrealmente con un agile e compito gentiluomo, suo “complice” nella realizzazione degli straordinari effetti che nascevono da dietro le quinte, compiendo incantesimi tra sapienti giochi di luci. Insomma, per tutto lo spettacolo si è assistito a un poetico e avvincente racconto per quadri dove l’enigmatica protagonista si introduceva nei vari ambienti attraversando porte girevoli o invisibili crepe sui muri, cercando di impadronirsi delle cose che attraevano la sua attenzione, tra carillon impazziti e foreste di di attaccapanni, stravaganti animali e draghi immaginari. Aurélia Thiérrée – attrice di teatro e cinema, figlia d’arte, è cresciuta nel mondo del circo: i suoi genitori, l’attrice americana Victoria Thiérrée Chaplin e l’attore e scrittore francese Jean-Baptiste Thiérrée, sono i fondatori de Le Cirque Bonjour, poi de Le Cirque Imaginaire e infine de Le Cirque Invisibile e tra i pionieri di quest’arte innovativa che fonde teatro, danza e musica con le tecniche circensi, tra acrobazie, giocoleria, clownerie e magia.

