
L’ACQUARIO E LE NINFEE. DALLA NATURA ALL’ARTE DI MONET
di Federico Locci
In occasione della grande mostra Monet a Palazzo Reale, l’Acquario Civico di Milano ospita un’imperdibile installazione tutta dedicata al mondo della natura e al soggetto più emblematico dei capolavori di Claude Monet: le Ninfee.
Dal 9 ottobre 2021 fino al 30 gennaio 2022, gli spazi dell’Acquario Civico di Milano ospitano la mostra intitolata L’acquario e le Ninfee. Dalla Natura all’arte di Monet.
Un evento che introduce il visitatore all’interno di uno spazio irreale, leggero e dai colori tenui proprio come quelli delle ninfee, la pianta preferita da Monet, che proprio nella sua residenza di Giverny, realizzò un laghetto dove poterle ospitare insieme ad altri fiori e piante acquatiche.
Il tutto all’interno di una cornice dell’Aquario Civico di Milano, le cui facciate esterne di inizio ‘900 in stile Liberty presentano grandi rivestimenti in piastrelle di ceramica che riproducono temi e soggetti del mondo acquatico: pesci, motivi floreali, piante acquatiche ma soprattutto ninfee.
Fior di loto asiatico (Nelumbo nucifera), Ninfea gialla piccola (Nuphar pumila), Ninfea bianca (Nymphaea alba), Fior di loto azzurro o ninfea azzurra, cioè il loto azzurro degli antichi Egizi (Nymphaea nouchali), Ninfea zolfina (Nymphaea × thiona): piante che fioriscono da giugno a settembre ma che animano l’esterno dell’Acquario tutto l’anno, riprodotte sui grandi rivestimenti che ne decorano le pareti esterne prodotte dalla Società Ceramica Richard Ginori.
Nella mostra si avrà modo di conoscere il significato simbolico e la rilevanza che questo fiore ha avuto nella storia e nell’arte.
Le sue forme immutate, infatti, hanno attraversato culture diverse nel trascorrere dei secoli e col loro fascino continuano a stimolare fantasia e ammirazione.
L’iniziativa è promossa dall’Acquario Civico di Milano, dal Museo di Storia Naturale di Milano e dal Comune di Milano_Cultura, prodotta e organizzata da Arthemisia è a cura di Nicoletta Ancona, Mami Azuma, Gabriele Galasso ed Elisabetta Polezzo.
