Direttore: Vincenzo Di Dino

MILANO. DA ROMANTICA A SCAPIGLIATA

MILANO. DA ROMANTICA A SCAPIGLIATA
MILANO. DA ROMANTICA A SCAPIGLIATA

MILANO. DA ROMANTICA A SCAPIGLIATA

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Dal 22 ottobre 2022 al 12 marzo 2023, il Castello Visconteo Sforzesco di Novara ospita la mostra Milano. Da romantica a scapigliata.

L’esposizione, organizzata dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello e da Mets Percorsi d’Arte, si compone di circa settanta quadri, appartenenti a collezioni sia pubbliche sia private, eseguiti dai pittori più attivi a Milano tra gli anni dieci e gli anni ottanta dell’800.

La mostra esplora l’evoluzione della pittura lombarda dal Romanticismo alla Scapigliatura, tenendo conto anche delle vicende storiche che hanno caratterizzato la città di Milano, come la caduta del Regno d’Italia napoleonico, la costituzione del Regno Lombardo Veneto, la seconda dominazione austriaca, senza escludere la creazione del Regno d’Italia.

Il percorso espositivo è aperto dal quadro Imelda de Lambertazzi di Francesco Hayez, ispirato alla tragica storia di Imelda e Bonifacio ambientata nella Bologna delle lotte tra Guelfi e Ghibellini e già oggetto di diverse opere poetiche e letterarie. La mostra prosegue poi suddividendo i capolavori artistici in otto sezioni, seguendo l’andamento delle sale del Castello.

Pittura urbana nella Milano romantica. Il termine pittura urbana, coniato da Defendente Sacchi nel 1829, si riferisce al nuovo genere di veduta prospettica elaborato dal pittore Giovanni Migliara. Infatti, i quadri presenti in questa prima sezione mirano a raccontate l’evoluzione del paesaggio urbano: i dipinti mostrano strade, piazze, i Navigli, vie e monumenti in cui si possono riconoscere i luoghi che tutt’oggi conosciamo e frequentiamo.

I protagonisti. Le opere di questo settore ritraggono non solo i principali personaggi che hanno operato a Milano in quegli anni, ma anche persone comuni e di umili origini, le quali sono state rappresentate da pittori come Domenico e Gerolamo Induno. Invece i quadri di Hayez, rinnovatore del ritratto, e di Giuseppe Molteni si concentrano sui ritratti ambientati e sulle scene di genere.

Milano, da austriaca a liberata. La terza parte della mostra è totalmente dedicata alle opere che rappresentano le Cinque Giornate di Milano e le vicende del marzo 1848 che hanno portato la città a liberarsi temporaneamente dalla dominazione austriaca. L’autore che si è scelto per meglio rappresentare questi avvenimenti è Carlo Bossoli, conosciuto a livello internazionale grazie ai suoi dipinti rievocativi delle Guerre d’Indipendenza, eseguiti per lo più a tempera.

La Storia narrata dalla parte del popolo. Questa sezione ospita esclusivamente le opere dei fratelli Induno, molto apprezzati per la raffinatezza e per la cura ai dettagli nel rappresentare la realtà. Le loro opere si incentrano sulla gente del popolo, rappresentandone la storia, le difficoltà come anche le piccole gioie e il loro vivere quotidiano.

Verso il rinnovamento del linguaggio: dal disegno al colore. Protagonisti di questo settore sono i pittori, e le loro opere, che sono stati fondamentali nella modernizzazione del linguaggio pittorico. Tra i tanti, si citano Eleuterio Pagliano e Federico Faruffini, tra i primi artisti a rinnovare l’utilizzo del colore e la rappresentazione della luce, e Filippo Carcano, che si è concentrato nell’elaborazione di un nuovo linguaggio che potesse comunicare il Vero in senso moderno.

Il sistema di Filippo Carcano. La pittura scombicchierata e impiastricciata. In questa sezione vengono esposti i dipinti di tutti quegli artisti che si sono avvicinati in modo entusiasta alle innovazioni di Carcano, che creava le sue immagini attraverso l’utilizzo del solo colore, in assoluta rottura con la tradizione accademica del disegno.

Verso la Scapigliatura. Le opere qui esposte precedono l’elaborazione del vero e proprio linguaggio scapigliato, ma sono fondamentali per permettere ai maggiori autori dell’epoca, come Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, di sperimentare e modernizzare la propria pittura.

L’affermazione e il trionfo del linguaggio scapigliato. L’ultima parte della mostra è dedicata ai maggiori capolavori della Scapigliatura, movimento culturale sviluppatosi a Milano a partire dagli anni sessanta dell’800 e caratterizzato da una profonda insofferenza, da parte dei letterati, nei confronti delle convenzioni della società e della cultura borghese. Il fenomeno influenzò anche l’ambiente artistico, provocando un forte cambiamento nel modo di dipingere e nei soggetti rappresentati nei quadri.

La mostra è ospitata dal Castello Visconteo Sforzesco (Piazza Martiri della Libertà 3, Novara) dal 22 ottobre 2022 al 12 marzo 2023. È possibile visitare l’esposizione da martedì a domenica in un orario compreso tra le 10.00 e le 19.00 (la biglietteria chiude alle 18.00). L’esposizione rimarrà chiusa in occasione di sabato 24, domenica 25 e sabato 31 dicembre; mentre sarà aperta lunedì 31 ottobre, martedì 1° novembre, giovedì 8 e lunedì 26 dicembre, domenica 1, venerdì 6 e domenica 22 gennaio. Il prezzo del biglietto intero è di 14,00 euro, ma sono previste riduzioni e ingressi gratuiti per determinate fasce d’età. Gli organizzatori della mostra propongono anche visite guidate e laboratori didattici e mettono a disposizione delle audioguide per percorrere le sale in autonomia. 

Per avere ulteriori informazioni e per leggere il programma completo, si consiglia di consultare il sito https://www.ilcastellodinovara.it .

Irene Masserano

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Data e ora

22-10-2022 to
12-03-2023
 

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