Di Tiziana Mori
Cagliari ha ospitato l’apertura della sesta edizione della Scuola Politica dei Riformatori, un’iniziativa consolidata che si propone come laboratorio di idee e formazione aperto a diverse prospettive politiche. Strutturata in quattro appuntamenti, tutti previsti di sabato (22 febbraio, 1° marzo, 15 marzo, 29 marzo), la scuola punta a fornire strumenti di analisi e riflessione su tematiche di rilevanza nazionale e regionale, con il contributo di ospiti di rilievo.
Il primo incontro si è svolto presso l’Hotel Holiday Inn di Cagliari e ha visto l’intervento introduttivo di Umberto Ticca, consigliere regionale dei Riformatori e responsabile della Scuola di Formazione Politica. L’ospite d’eccezione della giornata è stato Gianfranco Fini, ex Presidente della Camera dei Deputati, nonché Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale che ha offerto una panoramica sullo scenario geopolitico, dalla caduta del Muro di Berlino fino ai giorni nostri.
Per due ore, in dialogo con Ignazio Artizzu, caporedattore Rai Sardegna, Fini ha analizzato l’evoluzione politica internazionale, con un discorso che ha catturato l’attenzione del pubblico presente. “La politica in questo periodo è poco contenutistica ed è molto incentrata sulla propaganda“. Secondo lui, Trump con la sua rielezione ha cambiato alcuni paradigmi attraverso uno specifico approccio basato su “America first”, lasciando che sia l’Europa a risolvere i propri problemi. “Molto dipenderà dai francesi“, ha sottolineato Fini, esprimendo anche la sua piena vicinanza al popolo ucraino, affermando con determinazione: “ora è il momento di dire: resistenza, resistenza, resistenza“.
Secondo Fini, il bipolarismo ormai non esiste più e gli Stati Uniti dimostrano di essere ancora la prima potenza mondiale. Nell’affrontare invece il tema della sicurezza, Fini ha concluso il suo intervento sottolineando come esso sia strettamente legato all’identità: “se sei chi sei, ti senti tutelato, soprattutto in questa fase storica con il fattore immigrazione“. Mentre sul conflitto tra Israele e Palestina, ha affermato convintamente che “il genocidio è un crimine internazionale e che in tutte le guerre chi paga il peso più alto sono sempre e solo i civili innocenti”.

A seguire, l’intervento dell’Assessore regionale del Turismo, Franco Cuccureddu, il quale ha posto l’accento sulle strategie regionali per il comparto turistico: “l’obiettivo è una redistribuzione non solo degli arrivi, ma anche delle presenze nell’arco dell’intero anno, attraverso la realizzazione di una governance del sistema turismo attraverso il DMO (destination management organization) multilivello“, ha spiegato l’assessore, illustrando le iniziative messe in campo per promuovere il turismo in Sardegna e i dati analizzati, come la presenza di cittadini svizzeri che sarebbe importante incrementare anche in periodi di alta stagione.
Tra gli altri contributi di rilievo, Pierpaolo Vargiu, presidente dell’Associazione La Sardegna Verso l’Unesco, e Alessandro Vagnozzi, esperto di marketing, hanno fornito spunti interessanti sul futuro della valorizzazione del patrimonio culturale dell’isola.
Il tema dei trasporti è stato poi affrontato con diversi approfondimenti dagli esperti e docenti Andrea Giuricin, Roberto Devoto e dall’ex Assessore Regionale dei Trasporti Antonio Moro, con un’analisi approfondita sulle criticità e le possibili soluzioni per migliorare la mobilità regionale sarda.
L’iniziativa dei Riformatori ha già raccolto un grande interesse, con duecento iscrizioni registrate a una settimana dall’inizio della scuola. “Abbiamo assistito a una richiesta di partecipazione importante, che ci ha spinto ad allargare la platea inizialmente fissata a 120 partecipanti“, ha dichiarato Ticca ad inizio evento, e “ciò dimostra non solo il valore della nostra proposta, ma anche l’esigenza sempre più sentita di una classe politica e dirigente preparata ad affrontare le sfide del presente e del futuro“.
Rivolta a giovani e a tutti coloro che desiderano acquisire nuove competenze in ambito politico e amministrativo, la Scuola dei Riformatori si conferma come un appuntamento di riferimento nel panorama della formazione politica sarda.
