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PENSARE IL FUTURO DELL’EUROPA A 150 ANNI DALLA NASCITA DI LUIGI STURZO

PENSARE IL FUTURO DELL’EUROPA A 150 ANNI DALLA NASCITA DI LUIGI STURZO
futuro dell'europa

di Federico Locci

Venerdì 26 novembre si è parlato del futuro dell’Europa a 150 anni dalla nascita di don Luigi Sturzo insieme all’Istituto Sturzo con Giuseppe Conte, Nicola Antonetti, Patrizia Toia e Silvia Costa.

Il dibattito è stato moderato da Roberto Castaldi (Direttore di EURACTIV Italia, del CesUE e Presidente MFE Toscana) con gli interventi di: Nicola Antonetti (Presidente dell’Istituto Luigi Sturzo), Giuseppe Conte (Presidente del Movimento 5 Stelle), Silvia Costa (Commissario Straordinario del Governo per il recupero dell’ex carcere di Santo Stefano) e Patrizia Toia (Vice presidente della Commissione industria, ricerca e energia del Parlamento Europeo)

Per un imprevisto all’ultimo momento Antonio Tajani (Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo) non ha potuto partecipare al dibattito.

L’obiettivo del webinar era quello di avere un dibattito a più voci con personalità di diverso colore politico ma con una storia politica e culturale riferibile alla figura di Don Sturzo.

Tra gli argomenti principali non poteva mancare Luigi Sturzo definito punto di riferimento teorico e del pensiero democratico da Silvia Costa e Homo Europeus da Nicola Antonietti, espressione condivisa da alcuni partecipanti e ripresa anche nella prima parte dell’intervento da Giuseppe Conte.

Un altro punto cardine del dibattito è stata l’Europa e come migliorare la situazione attuale:

C’è un’Europa che ha volutamente o non volutamente delle sfide davanti, se ne deve far carico ma non ha gli strumenti per arrivarci” afferma durante l’intervento Patrizia Toia.

Oggi la nostra leadership si può irradiare attraverso percorsi che riguardando la sostenibilità, la svolta digitale, una cultura interamente ecologica, una ricerca di tutele sociale e una battaglia per i diritti civili, per l’istruzione e per la cultura. È li che dobbiamo dimostrare la nostra leadership” continua il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte.

Nicola Antonetti nel suo secondo intervento ricorda: “Come diceva Luigi Sturzo dobbiamo capire bene chi gestisce l’Europa. Il Consiglio europeo o la Commissione? Un Consiglio Europeo che si riunisce sulla base di interessi nazionali o una Commissione che rappresenta gli interessi sovrannazionali? Su questo dovremmo esprimerci. Anche secondo Sturzo sono i meccanismi di base che possono produrre l’evoluzione.

L’importanza, sottovalutata dai media, della Conferenza per il futuro dell’Europa, consiste che per la prima volta ogni cittadino, gruppo, associazione, possono dire la loro in proposito. Basta collegarsi a questa piattaforma e iscriversi.

E’ l’unico modo per partecipare all’interno del dibattito in corso, far pesare il proprio pensiero e aggregarlo a quello degli altri. Il Movimento Federalista Europeo ha avanzato delle richieste e chiede ai cittadini di sottoscriverle. La Federazione europea potrebbe risolvere le problematiche globali (dalla pandemia alla pace). Sta ai cittadini richiederla con forza. Abbandonare le politiche nazionali miopi e inadeguate e presentarsi con un’unica voce europea al tavolo dei grandi per poter influire sull’andamento delle politiche ambientali, economiche, migratorie. Una politica partecipata proveniente dal basso è la prima volta che viene adottata.

Il webinar è stato trasmetto in streaming su EURACTIV Italia e su canale YouTube del CesUe, qui il link per la live integrale.

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Federico Locci

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