

TORINO: TORNA SOTTODICIOTTO FILM FESTIVAL
Giovedì 15 dicembre arriva a Torino la XXIII edizione di “Sottodiciotto Film Festival”, l’evento cinematografico dedicato ai giovani registi under 18, in corso fino al 19 dicembre. Sottodiciotto Film Festival & Campus nasce nel 2000 grazie alla Città di Torino in collaborazione con AIACE Torino (Associazione Italiana Amici del Cinema d’Essai) come luogo di crescita e dialogo intergenerazionale per aspiranti registri. I prodotti audiovisivi realizzati si focalizzano sui temi dell’infanzia, dell’adolescenza e della gioventù, e ciò rende il festival un luogo di dibattito, conoscenza e confronto su tutto ciò che riguarda il mondo di bambini e ragazzi. L’organizzazione si è fatta conoscere, negli anni, per via delle prime nazionali, delle retrospettive e delle conferenze con ospiti di fama nazionale e internazionale, tra cui Elio Germano, Willy Peyote, Alessandro D’Avenia, Dario Argento, Roberto Saviano e tanti altri.
Questa edizione 2022 si concentrerà sul rapporto tra centro e periferie, tra la “borghesia” e i luoghi di confine, i quartieri in cui vivono gli ultimi, i dimenticati, i poveri, i violenti, dove il malaffare è all’ordine del giorno e simbolo di malessere sociale. Tuttavia, la periferia, nei lungometraggi in concorso, costituisce anche spazio di crescita, confronto, plurilinguismo, di scambi culturali, di creatività, come fossero un serbatoio di nuove tendenze giovanili.
I film in programma verranno proiettati in vari luoghi della città (Cinema Massimo, Aula Magna della Cavallerizza Reale, Circolo dei Lettori, Ambrosio Cinecafè, Cinema Greenwich, Museo Nazionale del Cinema, Spazio Musa) e la loro visione è gratuita. Per partecipare alle proiezioni è necessario prenotare online i biglietti a partire dalla giornata di oggi fino a un’ora prima dell’inizio del film, ed esibirne la versione cartacea/stampata oppure il QR code.
Inoltre, nella giornata del 6 dicembre, alle ore 18.00, attendendo il festival, verrà inaugurata la mostra fotografica “The sound of dunes” di Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni. Protagoniste delle opere esposte saranno l’Africa sahariana e il deserto in Mauritania, da cui dista di pochi chilometri l’enorme campo profughi di M’Berra, in cui, nonostante le dure condizioni di sopravvivenza, musicisti tuareg e arabi danno vita a spettacoli musicali sfruttando materiali poveri e riciclati. Si potrà accedere all’esposizione gratuitamente ogni giorno dal martedì alla domenica fino al 19 dicembre.
Stefania Albanese