Il 15 di Giugno alle ore 18 nella sala auditorium del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, con il patrocinio del Comune di Lecce e del Polo Bibliomuseale, verrà presentato un rapporto di Amnesty riguardo il regime di apartheid israeliano in Palestina. Interverranno Nabil Bey Salameh, Tina Marinari e Carlo Mileti. L’iniziativa umanitaria si pone come obiettivo la sensibilizzazione riguardante la totale e desolante violazione dei diritti umani per i Palestinesi che vivono in Israele. Tali violazioni sono già state denunciate da altri enti che operano a livello internazionale e globale. La prima organizzazione di spicco in tal senso è B’tselem che, nel gennaio del 2021, ha fatto in modo di estendere la parola “apartheid” alla totalità delle forme di governo e oppressione di cui ha usufruito lo Stato di Israele ai danni dei cittadini Palestinesi. B’tselem è la più grande organizzazione internazionale per i diritti umani in Israele e riconosce che nella regione in questione vige un “sistema di supremazia ebraica dal Giordano al Mediterraneo”. Un’altra importantissima organizzazione si è sollevata in questo senso: Human Rights Watch che, nel suo rapporto, sostiene che in Israele si stiano commettendo dei veri e propri crimini contro l’umanità, crimini di apartheid e di persecuzione razionale, operati dalle autorità di Israele. Arriviamo dunque ad Amnesty International che il 1 febbraio 2022 lanciava una campagna di solidarietà alla popolazione palestinese e denunciava un sistema giuridico e sociale basato sull’oppressione e sulla dominazione, attuato da Israele ai danni dei Palestinesi, in ogni area sotto il controllo dello stesso Stato di Israele. Il rapporto che verrà presentato il 15 Giugno a Lecce, mira a mostrare come le politiche, le leggi e le istituzioni di Israele abbiano come obiettivo il mantenimento di una maggioranza demografica ebraica ed il totale controllo del territorio e delle risorse che esso offre, in modo tale che gli unici a beneficiarne siano gli ebrei di Israele. Amnesty, attraverso i suoi rapporti, documenta le uccisioni, i raid militari e le operazioni d’arresto operate sempre ai danni dei Palestinesi da parte delle autorità israeliane. A questo punto è doveroso dire che bisogna comprendere la drammaticità e la gravità della situazione in cui versano migliaia e migliaia di persone da anni, ribadendo la necessità che Israele si assuma le proprie responsabilità in merito per arrivare al riconoscimento dei diritti umani dovuti ai Palestinesi in Israele.
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2023-06-14