Presenti tanti studenti liceali cagliaritani che a fine giornata hanno anche espresso il loro pensiero su “la verità”, titolo del libro scritto da un discreto numero di autori che hanno preso la parola per cinque minuti nel convegno fortemente voluto da vari enti. L’impegno di tutti era mirato a dare indicazioni deontologiche per chi si avvicina alla professione giornalistica ma anche capire cosa è la verità per altre professioni (esempio la verità processuale).
L’incontro si è svolto nella Facoltà degli Studi Umanistici dell’Università di Cagliari, Aula Magna “Capitini” lunedì 16 dicembre. Il volume, proposto da Giulia giornaliste, propone un confronto e un approfondimento, certamente non esaustivo ma utile sul piano della conoscenza e della comprensione, sulle diverse articolazioni e accezioni del concetto di verità, fondamentali per orientare non solo l’informazione, l’educazione e i modelli della conoscenza, ma anche le relazioni sociali. L’incontro-corso di formazione era rivolto al pubblico, alle studentesse e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, e delle Università. Valido anche per i crediti formativi deontologici per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti
La verità, per quanto non ci sarà mai nota nella sua pienezza, è un concetto che ha sempre affascinato l’umanità, perché non saprebbe farne a meno. Sin dai tempi antichi è stato oggetto di confronto e di riflessione filosofica, declinato nelle sue diverse sfumature, a partire dalle verità filosofiche e morali che ci aiutano a riflettere sull’origine e sul senso della nostra esistenza e ci insegnano a distinguere tra ciò che è vero da ciò che è falso, da ciò che è giusto e sbagliato, fino alle verità scientifiche.
Nel nostro tempo, contrassegnato da una eccessiva produzione di informazioni ormai sempre più spesso contraddittorie e create attraverso le IA per farle circolare nel web con effetti disorientanti e destabilizzanti, per non parlare delle numerose fake news che circolano impunemente, si rende necessario fare il punto su un grande dilemma storico-filosofico: cosa significa “verità”? O meglio, quali sono le differenze tra “vero” e ”falso”? Quale verità?
Un importante momento di confronto e di apprendimento che si articola su diversi panel, in cui le autrici e gli autori del libro illustreranno la sintesi dei loro scritti con le varie declinazioni del concetto di verità e le sue diverse articolazioni e accezioni che orientano i campi dell’informazione, dell’educazione, dell’ordinamento giuridico, delle relazioni sociali e condizionano i modelli di conoscenza.
La nostra comprensione della realtà è un processo in continua evoluzione, in cui la verità può essere considerata come una costruzione sociale e culturale più che un dato oggettivo, e quando si parla di verità dobbiamo avere in mente di quale verità ci stiamo riferendo in quel momento. All’idea di verità al singolare è subentrata quindi un’alternativa che ne evidenzia la pluralità, le sue diverse sfaccettature con le quali ormai si presenta. La verità, o meglio la sua ricerca, consiste nell’impegno di ognuna e ognuno di noi nel perseguirla. I media raccontano una verità, ma quanto questa è vicina o lontana dalla realtà? Siamo in possesso degli strumenti cognitivi per individuare la realtà come punto fermo e inequivocabile? Come negare che esista un conformismo dei media nella narrazione della cronaca quotidiana, da cui scaturisce una verità a volte omologata o manipolata, nonostante il prevalere del senso di responsabilità nel rispetto delle norme deontologiche, che miri a presentare la verità sostanziale dei fatti? Inoltre le fonti, nel complesso ambito della conoscenza, entrano in gioco e condizionano la natura dei messaggi e delle notizie, e concorrono a definire il grado di completezza (o meno) dell’informazione. Ecco che allora, la verità oggettiva che presuppone la conoscenza totale di tutti i fatti, è irraggiungibile. La verità soggettiva, si basa su una conoscenza parziale dei fatti; la verità processuale scaturisce dal dibattito tra le ragioni dell’accusa e della difesa; la verità assoluta, intesa come verità dogmatica e propria delle professioni di fede o dell’adesione incondizionata a un’ideologia; a essa si contrappone la verità relativa che al contrario è sempre revocabile, e può essere al limite rinforzata dalle prove a sostegno che può esibire. Ma esiste anche una verità del nostro tempo, la verità di genere nell’informazione. La narrazione della violenza di genere e la cronaca dei femminicidi appaiono a volte condizionate da forme espressive stereotipate, sessiste e discriminanti che limitano e distorcono una corretta rappresentazione della verità nel racconto della violenza sulle donne, e ancora più in generale le donne spesso poco e mal rappresentate nei media. Un passo preliminare per evitare queste distorsioni è sicuramente una riflessione sulla verità linguistica, aderente alla realtà, intesa nel senso del rispetto della declinazione di genere attraverso l’uso corretto della lingua italiana, approfondendo dunque il rapporto tra verità e grammatica. E ancora, la verità ontologica, la verità epistemologica, la verità semantica, la verità logico-sintattica, la post-verità, la verità della scienza, la verità plurale, la verità e la mente, la verità storica, la verità & bias, la verità grammaticale, la verità e le fonti.
Sono intervenuti: Maurizio Mannoni, giornalista di RaiTre e conduttore dell’ottima trasmissione “Linea notte” (che ha risposto a una domanda nel nostro video). Elisabetta Gola, Prorettrice alla Comunicazione e Filosofa UniCa, autrice nel libro della parte dedicata alla verità semantica, e Susi Ronchi, Coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna, e autrice del capitolo sulla postverità. Valeria Aresti, Avvocata, e Marco Cocco, Magistrato, che insieme hanno affrontato il tema sulle verità processuali; Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e il tema della verità dogmatica; Serena Bersani, Presidente Giulia giornaliste, e la verità grammaticale; Francesco Birocchi, Presidente OdG Sardegna, e Roberta Celot, Responsabile Ansa Sardegna, sulla verità sostanziale dei fatti; Michele Camerota, Storico della scienza UniCa, nel panel dedicato alla verità e le fonti; Luciano Colombo, Prorettore alla Ricerca e fisico UniCa, su verità della scienza; Massimo dell’Utri, Filosofo UniSS sul tema della verità plurale; Francesca Ervas, Filosofa del linguaggio UniCa, su verità & bias; Adriano Fabris, Filosofo morale Università di Pisa, e la verità ontologica; Silvia Garambois, Giulia giornaliste, sulla verità di genere; Micaela Morelli, Neuroscienziata UniCa, per il tema verità e mente; Francesco Paoli, Logico Università di Cagliari, sulla verità logico-sintattica; Marco Pignotti, Storico UniCa, e la verità storica; Silvano Tagliagambe, Filosofo Università di Sassari, interviene sul tema della verità epistemologica. Conclusioni a cura di Simonetta Selloni, Presidente Assostampa Sardegna. Modera gli interventi Daniela Pinna, Giulia giornaliste.
Il progetto “Le Verità”, curato, edito e organizzato da Giulia giornaliste Sardegna, si avvale della collaborazione dell’Università degli Studi di Cagliari, con il contributo della Fondazione di Sardegna, e di numerosi patrocini quali Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, UniCa, UniSS, Comune di Cagliari e Comune di Sassari, Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Associazione della Stampa Sarda, Rotary Club Cagliari Nord e Anci.