Cultura e società

Cina. Il fengshui 

Cina. Il fengshui 

In Cina, per fengshui (風水, 风水, fēng shuǐ), letteralmente “vento, acqua”, si intende tutto un insieme di prescrizioni geomantiche che consentivano di determinare la scelta dell’ubicazione di qualsiasi costruzione: città, palazzi, templi, strade, ponti, abitazioni e tombe. I geomanti, convocati prima dell’inizio dei lavori, studiavano a lungo la direzione dominante dei venti, la loro periodicità, la loro forza, nonché quella delle acque (fiumi, ruscelli, laghi, stagni) che erano parte integrante della topografia. Ma intervenivano anche ben altri fattori, come l’orientamento delle pieghe del terreno, la disposizione e la localizzazione degli alberi e delle rocce, la presenza o meno di una pagoda, ecc. con ricerche che risalivano all’epoca dei tempi. Anche la data di nascita del futuro proprietario veniva presa in considerazione e, altro fattore determinante, i cinesi erano convinti dell’esistenza, in ogni luogo, di forze ctonie (tutte quelle divinità, generalmente femminili, legate ai culti di dèi sotterranei e personificazione di forze sismiche o vulcaniche) e di altre forze del sottosuolo, benefiche o malefiche, a seconda del caso. Stava al geomante prendere in considerazione tutti questi fattori prima di fissare il luogo e la data dei lavori: la fortuna o la sfortuna degli occupanti dipendeva dal fare la scelta giusta.

Lo scopo della geomanzia era, quindi, quello di giudicare, valutare i luoghi proposti oppure anche di ricercare, a richiesta, siti in cui le influenze favorevoli fossero il più possibile predominanti oppure modificare la configurazione di determinati luoghi che non risultavano soddisfacenti. Ancor oggi i cinesi pensano effettivamente che il sottosuolo sia abitato e percorso da forze misteriose, manifestazioni ‘invisibili’ come il vento, impalpabili e inafferrabili come l’acqua; forze che giungono in forma di nubi e se ne vanno sotto forma di nebbia. Una fessura che crepa un muro, non si spiega con uno slittamento o un assestamento del terreno; in Cina si trova un’espressione particolare: ‘è il soffio del drago’ ed è bene e preferibile avere questo drago “con” sé, dalla propria parte.

Spetta all’esperto interpretare tutto ciò, con la sua bussola geomantica. Fu e resta comunque la prima regola da seguire quella che l’orientazione migliore sia verso sud, protetti dal freddo e dal vento del nord e, quando è possibile, le abitazioni vengono addossate tradizionalmente a nord, contro un’altura, per aprirsi più decisamente a sud. Dal nord vengono e sono sempre venuti guai, geni malvagi, freddo, venti polari, tempeste di sabbia dal Gobi e anche invasori mongoli e mancesi.

Per di più i viventi dipendono strettamente dai morti; perciò la tomba di un antenato mal situata si credeva potesse provocare la rovina della famiglia, mentre una buona esposizione comportava, al contrario, la prosperità. L’aggiunta, in prossimità della tomba, di un albero o di una pagoda, al posto giusto, potevano migliorare notevolmente il fengshui mediocre di un luogo. Poiché i Mani degli antenati fanno anch’essi parte dell’universo degli spiriti che gremiscono la terra e gli spazi aerei e turbinano volentieri intorno agli esseri e alle dimore, questi possono anche influire, sia nel bene che nel male, sul destino degli esseri viventi. In Cina esiste in effetti la convinzione che gli esseri viventi traggano le proprie forze dagli antenati e che le tombe “funzionino” per i discendenti dei defunti come vere e proprie “centrali energetiche familiari”. Quando scoppiava una rivolta, il primo gesto delle autorità, spesso, non era quello di raccogliere le truppe, bensì quello di inviare immediatamente un commando militare a devastare le sepolture degli antenati degli insorti: da questo si comprende che il fengshui del luogo era realmente considerato importante ed in continua attività. 

Da ciò che abbiamo detto, agli occhi dei cinesi, di primo acchito un luogo non è né bello, né brutto: è propizio o sfavorevole, è yin o yang, cioè in armonia con uno dei due principi cosmici. La scelta è, quindi, pratica prima ancora di essere estetica; la bellezza del sito è qualcosa di aggiunto, un sovrappiù. Questo fatto può risultare sorprendente quando si osserva con quanta armoniosa efficacia le costruzioni si inseriscano nei paesaggi; non c’è dubbio che in questa alchimia della scelta del luogo vengano presi in considerazione anche i fattori estetici. Si crede che il flusso dell’energia cosmica che scorre nella totalità dell’universo, circoli in una rete di vasi invisibili ma reali, che sono simili ai draghi. In tal modo si è potuta paragonare la geomanzia, scienza della pianificazione e dell’utilizzazione dello spazio, all’agopuntura, che è l’arte di equilibrare le forze antagoniste che circolano nel corpo umano, pungendo dei punti nevralgici. Del resto, in geomanzia, per designare un sito ideale, si usa il termine xue, che è lo stesso utilizzato in medicina per designare i punti dell’agopuntura, i nodi in cui si concentra l’energia e in cui possono essere piantati gli aghi. I dislivelli del terreno, dalle gobbe più insignificanti alle montagne, sono manifestazioni del soffio cosmico e rivelano le vie di circolazione profonda dell’energia vitale, linfa delle viscere della terra. Le catene montuose indicano la direzione delle vene del flusso energetico e sono paragonate a draghi, per cui il geomante viene chiamato per interpretare le pulsazioni del drago del luogo. Inoltre, è necessario che la catena montuosa sia sinuosa e dinamica, perché un allineamento rettilineo dei monti indica un drago che ha cessato di vivere, fatto che non è per nulla di buon auspicio. Le strade sinuose e le traiettorie strampalate, sono considerate favorevoli alla circolazione degli influssi benefici, mentre gli influssi maligni tendono ad approfittare delle prospettive diritte; questo è il motivo delle pareti schermo poste sull’asse d’ingresso delle abitazioni.

Intraprendere una costruzione significa, dunque, congiungerla, “collegarla” alla rete delle energie cosmiche o al soffio vitale dell’universo (qi, in cinese). L’arte del geomante consiste, perciò, nel ricercare, individuare, misurare le energie del luogo, scoprirvi i nodi di concentrazione, punti favorevoli e propizi alle costruzioni e, quindi, luogo di collegamento per eccellenza. Così, da sempre, i cinesi hanno attribuito un’estrema importanza al fengshui, una scienza e un’arte al tempo stesso, chiedendo l’intervento dei geomanti, i fengshui xiansheng. Tutta la fortuna e la sventura future dipendevano, e dipendono ancora, totalmente da questa sapiente geomanzia e aeromanzia e, quindi, dalla ricerca della migliore armonia tra lo yin e lo yang.

 

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