Istituita nel 2019, in corrispondenza della Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali, che si celebra ogni anno il 13 ottobre, la Settimana nazionale ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini sui temi di protezione civile, e favorire un approccio consapevole al territorio. Adottare comportamenti corretti, infatti, è fondamentale per la riduzione dei rischi e la salvaguardia dell’ambiente.
Sono previsti sei Open day con visita alla Sala Operativa Regionale e al Centro Funzionale
Decentrato, con differenti target, bambini delle scuole elementari, ragazzi che hanno partecipato
a uno dei campi scuola del progetto “Anch’io sono la protezione civile” la scorsa estate, giovani
che stanno vivendo l’esperienza del Servizio Civile Universale, e infine due appuntamenti dedicati a tutta la cittadinanza (su prenotazione) che sono diventati tre per il grande interesse riscontrato.
Una tavola rotonda sul progetto Gemellaggi AIB 2024, un tavolo tecnico sul Sistema di
Salvamento Balneare, un seminario sul risk communication management e un corso di
formazione per giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa Sarda, dedicato al linguaggio nella comunicazione del rischio.
A questo evento, oltre al DG Mauro Merella, che ha aperto i lavori, hanno partecipato: Simonetta Selloni, presidente dell’Associazione della Stampa Sarda, Ilaria Salvi, funzionaria ufficio stampa del Dipartimento della protezione civile nazionale che ha presentato una relazione dal titolo “Comunicare i rischi, comunicare l’incertezza: il lavoro dell’ufficio stampa del Dipartimento della protezione civile nazionale” – Esempi di “conflitto” tra il linguaggio degli addetti ai lavori e la percezione dei destinatari e Francesca Ervas professore associato dell’Università degli studi di Cagliari, che ha illustrato il suo speech “Dalle guerre alle case in fiamme. Effetti del linguaggio implicito nella comunicazione dell’emergenza” – Gli effetti della pandemia e del cambiamento climatico rappresentano due casi di studio emblematici per capire come le scelte lessicali per la comunicazione dell’emergenza non siano affatto “neutrali”. L’impatto delle metafore verbali e visive in casi di emergenza può essere studiato, previsto e migliorato.

L’incontro è stato molto partecipato ed è stato evidenziato il ruolo delicato che hanno i giornalisti in quanto media tra la Protezione civile e i cittadini. Anche i social o le versioni online dei quotidiani svolgono una funzione importantissima. In tempo reale, Simonetta Selloni ha evidenziato quanti cittadini si sono collegati nella mezz’ora precedente su La Nuova Sardegna online per conoscere le previsioni del tempo. Ilaria Salvi, che non è una giornalista, ha evidenziato l’importanza crescente della Protezione civile dai terribili fatti della tragedia di Alfredino a Vermicino e il terremoto del 1980 in Irpinia. Tutte le intervenute hanno denunciato l’uso sconsiderato e militaresco dei vocaboli che spesso i giornalisti fanno riferendosi al tema meteo come “bomba d’acqua” (intraducibile in inglese), “fiamma di caldo”. Si sono intrattenute anche sull’uso delle metafore, anche per immagini, come quella che paragona un cono gelato che si scioglie con l’emergenza climatica e un cono con sopra la Terra che si scioglie come un gelato per l’aumento di calore. Ha chiuso l’incontro Elvira Corona della protezione civile regionale che si occupa della comunicazione, dando appuntamento ai prossimi eventi.
Il Prefetto di Oristano incontrerà gli studenti della scuola media statale di Arborea, mentre i Servizi Territoriali di Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari incontreranno gli studenti con la partecipazione delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione civile.
Chiuderanno la settimana i volontari di Io Non Rischio, che domenica 13 ottobre, scenderanno in piazza con i consueti gazebo gialli per la campagna nazionale sulle buone pratiche di protezione civile.
La settimana è stata inaugurata dalla Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde e dal DG della Protezione civile della Sardegna Mauro Merella.
Sabato mattina la redazione di www.laTestata.it si recherà all’Open Day per raccontarvi il prezioso lavoro che si svolge nelle sale operative della Protezione civile della Sardegna.
Vincenzo Di Dino
